I depistaggi di madre natura e le porte killer di Trenitalia
Gli ambientalisti dovrebbero smetterla di difendere la natura e le sue manie di protagonismo: è colpa dei terremoti, delle inondazioni e degli smottamenti se non ci occupiamo dei veri problemi. Appena qualcuno prova a ricordare che 30mila persone al giorno muoiono di fame, arriva qualche cataclisma che mette in moto il circo dell'emergenza a beneficio di pochi fortunati, e gli altri morti di fame sono abbandonati al loro destino solo perché non gli è crollata la casa in testa. Per dare spettacolo con fenomeni apocalittici, questa natura matrigna punisce chi non ha case e dorme in baracche di lamiera a prova di sisma, senza neppure quel minimo di energia vitale necessario per saltare tutti assieme vicino a qualche crepaccio nella speranza di scatenare un sisma salvifico.
Lo stesso è capitato qui da noi in Italia: appena qualcuno cerca di denunciare le "porte killer" di Trenitalia, subito arriva uno smottamento, una frana, una inondazione o qualche altro show naturale, una provvidenziale foglia di fico che mette in ombra le cazzate umane, le tragedie evitabili, la strage quotidiana realizzata dal più devastante fenomeno naturale che abbia colpito il genere umano: la coglioneria.
Ma noi vogliamo rompere il silenzio, e dichiariamo in controtendenza che ce ne fottiamo delle tragedie imprevedibili, perché non siamo nè pompieri, nè medici, nè sottosegretari alla protezione civile che vogliono far lavorare il cognato.
Siamo dei semplici cialtroni che si divertono a spernacchiare i fessi, e per capire chi muore sui treni per cause evitabili vi regaliamo questa intervista all'indomito ferroviere Dante de Angelis, due volte licenziato e riassunto dalle ferrovie per aver disturbato la quiete pubblica dei padroni.
Un racconto verità che ci parla di porte killer che attaccano l'uomo, trasporti d'elite sempre più costosi e regole scritte da chi deve rispettarle, una magnifica pernacchia alla fatiscenza programmata e profittevole delle ferrovie e a quei dirigenti che curano gli interessi di pochi e non la sicurezza di tutti.
E per questo gridiamo con orgoglio: Viva Dante de Angelis! Viva la sicurezza! Abbasso madre natura e i suoi prodotti umani più scadenti! Ridateci le ferrovie dello stato! Abbasso le SPA! Viva i servizi nazionalizzati! Viva Mamma! Viva l'Italia!
Buona lettura con il dossier speciale sulle Ferrovie dello Stato targato Mamma! e regalato ai nostri lettori dalla bravura dei Marco Pinna e Scalia, Pacesco, Romaniello, Lele&Fante.
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