Graphic Journalism
Fumetti e giochi sono entrambi mezzi di comunicazione di grande efficacia ampiamente sottovalutati nel nostro Paese. Troppo spesso ci si sofferma sul mezzo e non si analizza il messaggio, molto spesso mancano le competenze tecniche e/o culturali per comprendere e diffondere il messaggio che il fumetto propone.
In Italia i fumetti sono ritenuti una letteratura per ragazzi [nel genere avventuroso] o per adulti [nel porno]. Il fumetto d’arte è importato dall’estero, dai fumettisti americani soprattutto e quello d’attualità, ricco di contenuti umoristici, politici o culturale, come in altre nazioni, ad esclusione di rarissimepubblicazioni distribuite in circuiti “non ufficiali”, non esiste. Unico raro esempio di relativa notorietà e successo è rappresentato dalla produzione di Joe Sacco che viene tradotto e distribuito da Mondadori.
Mentre la notizia della chiusura del quotidiano per tablet di Murdoch faceva il giro del mondo scatenando una ridda di commenti, congetture e interrogativi [qui la mia opinione], viene alla luce, viene lanciato «Symbolia», magazine che fonde comics e giornalismo.
Se sin ora prevalentemente, a cominciare dal «The Daily», quotidiani e periodici nella loro versione per tablet non hanno certo brillato nè per originalità nè per usabilità, riproducendo sostanzialmente contenuti disponibili altrove, comerileva giustamente Felix Salomon, «Symbolia», “The tablet magazine of illustrated journalism”, rappresenta finalmente una novità sia nella produzione di informazione che più in generale tra le riviste.
Il magazine bimestrale è attualmente disponibile per iPad, ed a breve lo sarà anche nella versione per Android e Kindle Fire.
Erin Polgreen, fondatore, caporedattore ed editore della testata, ne ha spiegato il concept in un’intervista a the International Women’s Media Foundation, che ha finanziato l’iniziativa, affermando che “quando parla di illustrated journalism [...] si riferisce all’integrazione tra giornalismo investigativo con comics, infografiche ed altri elementi interattivi per creare nel lettore un’esperienza inedita”.
Il primo numero della rivista è di 77 pagine con 5 storie che vanno da un pezzo sull’ambiente marino alla vita nel Kurdistan iracheno ed è davvero ben realizzato, interattivo, con suoni e opzioni di lettura che lavorano nella mente del lettore permettendogli di scegliere il ritmo narrativo e di avere un’esperienza di lettura davvero interessante.
Il magazine viene venduto in abbonamento annuale [6 numeri] a 11,99 $ o a 2,99 $ ad uscita. Per coloro che non possiedono un tablet è disponibile anche una versione in PDF che però è più povera perdendo la multimedialità dell’edizione eletronica. PDF che per il primo numero è liberamente scaricabile.
In tempi in cui si cercano disperatamente nuove fonti di ricavo e modalità di coinvolgimento del lettore, «Symbolia» è un esempio da seguire, dando spazio a nuovi autori, producendo contenuti inediti ed esclusivi e creando dunque valore aggiunto per le persone. Come diceva Carl Sagan, astronomo, divulgatore scientifico e autore di fantascienza statunitense, “è meglio accendere una candela piuttosto che maledire il buio”.
A margine, da leggere: “Why Magazine Apps Suck”
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