Sulla frontiera del giornalismo ci sono i fumetti
Sulla frontiera del giornalismo ci sono i fumetti. Mentre i venditori di tablet stanno già preparando i funerali della carta stampata, c’e’ un linguaggio ricco, multimediale, popolare e soprattutto cartaceo che può dare nuova linfa vitale all’editoria salvandola da una morte annunciata troppo in fretta.
Si tratta del fumetto, che unito al giornalismo diventa “graphic journalism” o anche “comic journalism”, come lo chiamano negli Usa dove non si corre il rischio di confondere quel “comic” con la comicità.
Un linguaggio ancora allo stadio sperimentale, che in attesa di trovare spazio in qualche prestigiosa testata nazionale, ha trovato nel Festival del Giornalismo di Perugia un ambito ideale per riflettere e discutere su questo matrimonio tra penne e matite.
Una fusione di generi e linguaggi che ricorda da vicino le nozze del ”new journalism” celebrate da Tom Wolfe e Truman Capote quando il giornalismo ha incontrato la narrativa, o la grande stagione del fotogiornalismo dove gli articoli si sono legati indissolubilmente con la narrazione fotografica anche grazie ai magnifici scatti di fotografia sociale di Margaret Bourke-White pubblicati da “Life” sulle sue copertine.
Di tutto questo e molto altro ancora si discuterà domenica 29 aprile, con un seminario e unatavola rotonda, organizzati in collaborazione con l’associazione Altrinformazione e la rivista Mamma!, il primo magazine italiano autoprodotto di graphic journalism.
Nel frattempo, per capire meglio di cosa stiamo parlando, non c’è niente di meglio che assaggiare una traduzione nel linguaggio del fumetto di alcuni tra i più diffusi generi giornalistici.
La Inside Story, con un giornalista “infiltrato” nel quartier generale della CNN per descrivere dall’interno i vizi e le contraddizioni di un moderno santuario dell’informazione.
Il reportage, con un viaggio a Gaeta alla scoperta dei lati più oscuri del Risorgimento, e infine l’inchiesta Ilva, che nel fumetto diventa connubio tra disegni e fotografie rubate alla grande industria per descriverne gli effetti sull’ambiente.
Questi lavori, pubblicati sul magazine Mamma! sono stati scritti da Carlo Gubitosa (che animerà il seminario di domenica 29) e disegnati da Flaviano Armentaro (CNN), Giuseppe Lo Bocchiaro (Gaeta), e Giuliano Cangiano (Inchiesta Ilva).
Buona lettura!
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