COMUNICATO della SEGRETERIA del PARTITO DEI COMUNISTI ITALIANI
A fronte degli incresciosi equivoci fin qui sorti si rende edotto quanto segue:
data per scontata la buona fede del segretario del partito Oliviero Diliberto, che, da persona accorta e tollerante quale è, mai avrebbe commesso l’errore di mettersi in posa per uno scatto fotografico a fianco di una pettoruta manifestante con tanto di maglietta inneggiante alla morte del “nemico” politico se solo avesse letto la scritta incriminata (“LA FORNERO AL CIMITERO” – ndr);
ammessa altresì l’impossibilità per il summenzionato segretario di non scorgere le lettere riportate in calce alla maglietta data la vicinanza fisica e constatata la cubitale evidenza della scritta bianca su sfondo nero;
rilevata tuttavia l’azione ostruzionistica svolta da un lembo della giacca della succitata manifestante sì da nascondere parte delle sillabe finali dello sciagurato malaugurio fino a modificarne la dicitura in un monco nonché ambiguo LA FORN… AL CIMITERO:
non resta allora che attribuire al navigato uomo politico la più candida delle ingenuità nell’aver erroneamente interpretato il velato messaggio secondo una delle seguenti possibili ricostruzioni filologiche:
- LA FORNERIA AL CIMITERO: nostalgico richiamo all’ormai lontano concerto (correvano gli irrequieti Settanta e il giovane Oliviero sgomitava in prima fila) della Premiata Forneria Marconi al Congresso Irriducibili Materialisti Italiani Trotzkisti Empatici Rivoluzionari Onanisti (C.I.M.I.T.E.R.O. appunto);
- LA FORNITURA AL CIMITERO: celebre messaggio in codice, ormai sdoganato dal crollo di muri e ideologie, che ai tempi dei sovvenzionamenti sovietici al Partito Comunista Italiano stava a indicare l’avvenuto deposito dei rubli sotto l’usurata lapide di Gramsci al cimitero degli Inglesi a Roma (col fondatore del partito che, immancabilmente, si rivoltava nella tomba);
- LA FORNICAZIONE AL CIMITERO: sibillino riferimento al travolgente amplesso esploso tra segretario e manifestante di fronte alla salma imbalsamata del compagno Lenin quella volta che, durante una pausa dell’Internazionale Comunista in URSS nell’antidiluviano 1985, i due si nascosero nei bagni del mausoleo sulla Piazza Rossa e decisero poi di amarsi in rimbombante solitudine ai piedi del catafalco bolscevico.
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