da quando...
Da quando il dirigente scolastico mi ha assegnato diciotto ore di cattedra, mi sento in preda ad una seconda giovinezza!
Meglio: mi sento Alice che rincorre il coniglio bianco che ha sempre fretta.
Lingua e letteratura italiana in terza, quarta e quinta liceo scientifico. Aiuto il novecento incombe!
Lingua e letteratura latina in quarta e quinta liceo scientifico: arriverò mai al discorso indiretto?
Settanta alunni di cui cinquanta li conosco quest’anno: Ongaro e Ongaretto sono la medesima persona? Furlan e Furlanetto sono alunni dello scorso anno?
Testi delle due letterature di nuova adozione e non da me scelti: avranno un’impostazione diacronica o modulare, la lingua è una struttura o un atto creativo?
Tre compiti quadrimestrali per la valutazione scritta; un compito scritto per la valutazione orale: dunque moltiplicando il tutto per cinque materie si ottengono 18 pacchi di compiti.
Prendendo in esame esclusivamente i compiti d’italiano la preparazione di nove prove comporterà la elaborazione per ciascuna di tre tracce o meglio di tre diverse tipologie come da esame di stato: analisi testuale, saggio breve, tema argomentativo.
Per questo occorrerà cercare testi e documenti, scannerizzare, comporre collages, fotocopiare.
***RICORDARSI DELLE ORE IN CUI E’ POSSIBILE FOTOCOPIARE A SCUOLA ( L’ULTIMA VOLTA CI HO RIMESSO 6 EURO DEI MIEI)
Preparare altrettante griglie di valutazione in base alle tipologie della prova.
E se la sorte mi è favorevole, cioè se avrò tutti gli alunni presenti, ciò equivarrà a 210 singoli compiti da correggere e valutare.
Nel frattempo ci saranno le relazioni sull’opera di narrativa mensile su cui esprimere un giudizio: tanto per gradire e per mantenermi in allenamento.
Passando al latino i compiti saranno 135 (QUINDI, TRA ITALIANO E LATINO, IN OGNI QUADRIMESTRE 345 COMPITI DA CORREGGERE A CUI SOMMARE QUELLI PER GRADIRE CHE AMMONTANO AD ALTRI 150)
Ah regina di cuori perché mi hai fatto questo? Avrei preferito dipingere a vita le tue rose da bianche a rosse!
Farò la fine di Alice? Sepolta dai compiti invece che da uno stupido mazzo di carte da gioco?
Comunque anche se con la lingua penzoloni ce l’ho fatta!
Ce l’ho fatta?
E quando e come potrò preparare le lezioni? Che sbadata: avevo dimenticato questo particolare.
Nella stessa giornata mi sposto con consumata abilità da l’antieneide di Virgilio alla poetica del barocco esaminata attraverso l’analisi di un sonetto di Petrarca; dagli epigrammi di Cicerone, al Somnium Scipionis di Marino; dal cielo di Mercurio- beati i furfanti- a Manfredi nella battaglia di Montaperti; Insegno che Seneca afferma che doceo vuol dire imparare e disco insegnare; Ah ho dimenticato il manifesto di quel futurista di Dante! “Quo usque tandem” rivolto da Virgilio ad Orazio; il periodo ipotetico sta diventando un’ipotesi.
Di tutto questo estorcerò qualche frase sconnessa ai miei allievi abituati oramai allo zapping scolastico.
Ho trovato! Chiederò loro :
“Come ti chiami?”
“Diciassette anni.”
“Benissimo: otto!”
oppure:
“Quanti anni hai?”
“Scelga lei: Furlan o Furlanetto.”
“Bravo! Mi compiaccio: nove.
Viva l’ENCICLOPEDISMO Del Terzo MILLENNIO!!
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