Bersani: dead man walking
- Bersani: dead man walking -
di Paolo De Gregorio, 2 marzo 2012
Da Santoro ieri sera agonizzava tristemente un vecchio disincantato, con la faccia scolpita dalle rughe che hanno somatizzato rinuncia e rassegnazione, che biascicava quattro frasi in politichese, totalmente inadeguato di fronte a Travaglio e Landini, ben informati e lucidi sul problema che si dibatteva, la TAV, espressione piena del partito che rappresenta, diviso in 21 correnti praticamente ingovernabile.
Eppure con questa immagine cimiteriale, di uno che aveva scelto Penati come segretario particolare, di uno che con Prodi aveva promesso la TAV, collaterale alla cooperativa che ha vinto appalti per l’ampliamento della base militare americana di Vicenza e per lavori in Val di Susa, massima espressione dei professionisti a vita della politica, sodale del vice conte vaticano Massimo D’Alema, ebbene con questa figura si vuole rappresentare la “sinistra” alle prossime elezioni, con Di Pietro e Vendola che sgomitano per una alleanza strategica con il segretario di questo pseudo partito: il PD.
Ieri sera Santoro ha officiato le esequie del PD, pubblicamente, mentre da parecchio tempo il solo Grillo aveva diagnosticato la inevitabile scomparsa dei partiti, ormai senza più contatti con le masse, senza strategia e senza identità, scavalcati dai poteri forti finanziari e industriali, sostituiti in un batter d’occhio da “tecnici” (miliardari), in quanto bloccati da reciproci voti, screditati agli occhi di tutti, ricettacolo di ladri, pregiudicati, mafiosi.
Tutti i vecchi partiti, compresi quelli di Vendola e Di Pietro, non si risolleveranno più dal generale discredito in cui è precipitata la classe politica e ciò è chiaro e dimostrato dal fatto che Berlusconi auspica che i “tecnici” continuino a governare anche oltre il 2013, appoggiati dai cadaveri dei vecchi partiti e dai sindacati venduti.
Se è vero che solo l’8% degli italiani ha fiducia nei vecchi partiti, se è vero che il 57% degli italiani ha votato contro il nucleare, per l’acqua pubblica, contro il “legittimo impedimento”, misure sostenute trasversalmente da destra e sinistra, è impossibile non occupare questo spazio con criteri e regole completamente nuovi.
Buona parte di queste regole sono già nel “movimento 5 stelle” di Grillo, che già opera rifiutando il finanziamento pubblico dei partiti (come fa il Fatto Quotidiano con i finanziamenti pubblici all’editoria), imponendo a tutti due legislature e poi a casa, l’essere incensurati, elezioni primarie per i candidati, profili personali su internet, votazioni continue su internet per qualunque scelta importante del partito, impegno d’onore a far campagna elettorale solo con i comizi, il porta a porta, la Rete.
Seppelliamo per sempre la Casta e soprattutto usiamo regole nuove affinché il fenomeno non si ripeta.
Paolo De Gregorio
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