Perchè la Margherita è bella
Io non posso stare fermo/ con le mani nelle mani/ tante cose devo fare/ prima che venga domani.../ E se lei già sta dormendo/ io non posso riposare/ farò in modo che al risveglio/ non mi possa più scordare…
I versi d’apertura della canzone di Cocciante si sono rivelati meglio delle quartine di Nostradamus per prevedere le gesta di Luigi Lusi. Il titolo è lo stesso: “Margherita”, con la differenza che Cocciante ha creato un classico immortale e Lusi ha dato vita a un classico limortacci. Ma andiamo con ordine e iniziamo con l’analisi del testo. Titolo: Margherita: il partito che annunciava di avere uno stampo riformista. Stampo mai usato perchè le mani sono sempre rimaste in pasta.
Io non posso stare fermo/ con le mani nelle mani.
Tutto si può dire di Luigi Lusi, tesoriere della vecchio partito della Margherita, tranne che non si sia dato da fare quando gestiva il tesoro del partito di Rutelli&C. I magistrati hanno trovato una grossa cifra relativa al finanziamento pubblico al partito che invece il genio si è messo in tasca. I giornali hanno sparato cifre enormi per creare scalpore ma per dovere di cronaca dobbiamo dire che la somma contestata non è pari ai ben tredici milioni di euro di cui si è sentito parlare ma, come lo stesso Lusi ha affermato agli inquirenti, di dodici milioni e novecentosessantanovemila euro. Così s’è fatto due case da paura a Roma e con gli spiccioli avanzati si è messo a giocare all’allegra finanza con operazioni verso una sua società con sede in Canada. Almeno lui aveva le idee chiare a differenza di Scajola che si trova ad abitare case a sua insaputa.
Tante cose devo fare/ prima che venga domani...
Le ha fatte si tante cose, il Bernie Madoff del partito alla camomilla oltre a fare il tesoriere, sarebbe più corretto dire il bucaniere, di partito, è vice presidente della commissione bilancio del senato e membro della giunta delle immunità parlamentari, avete capito che colpo di classe!? Di solito si sente di hacker che, una volta beccati li si fa lavorare per beccare altri hacker, in Italia invece sarebbe come dare ad un hacker in libertà le password dei siti che vuole violare.
E se lei già sta dormendo/ io non posso riposare.
Certo che no, perché alla Margherita, bene che si voglia pensare, non si può non dire che sulle attività di Lusi si siano fatti tutti una bella dormita. Quasi tutti, a dire il vero, perché Arturo Parisi a Giugno dell’anno scorso aveva segnalato il bisogno di un approfondimento su voci di finanziamento troppo opache su non specificate attività di partito.
La reazione dei vertici è stata la stessa che si ha quando in una festa in casa si porta il nonno rincoglionito a riposare in un’altra stanza per non annoiare gli ospiti. I nostri lettori più attenti (quindi non mi rivolgo a Rosy Bindi, Franceso Rutelli ed Enrico Letta che non hanno dato retta a Parisi, figurati se la vogliono dare a me) avranno notato come la segnalazione di Parisi sia arrivata quando la Marghe ormai sarebbe dovuta essere solo ricordo dopo la sua fusione nel PD di cinque anni fa. Invece no perché anche se Ella non esiste più ha continuato a ricevere finanziamenti pubblici. Avete presente quella storia che quando uno muore gli crescono ancora i capelli e le unghie per un po’?
Alla Margherita è uguale: dopo morta ha continuato ad allungare le mani.
Farò in modo che al risveglio/ non mi possa più scordare.
Chi se lo scorda più Lusi dalle parti dei moderati e nemmen o lui non se la scorderà più questa storia, anche se inizialmente nel suo colloquio con il pm prima ha contestato tutto, poi ammesso qualcosa, poi ammesso tutto, poi ha detto che può restituire solo cinque milioni, però non vuole farsi la galera, anzi un po’ se la vuole fare, poi è stato portato via dalle forze dell’ordine mentre urlava sputacchiando: Perché Margherita è un sogno, perché Margherita è sale, perché Margherita è il vento, e non sa che può far male, perché Margherita è tutto, ed è lei la mia pazzia. Margherita, Margherita, Margherita adesso è mia, Margherita è miaaaaaa
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