Passera usuraia
D’in su la vetta di Montecitorio
Passera usuraia, l’Italia
tassando vai, finchè non langue il precario
ed erra povertà per questa valle
ricchezza d’intorno brilla
nell’aria e nelle borse esulta
si ch’a mirarla intenerisce il core (business)
Odi investitori gongolare, tintinnar di denaro
capitalisti contenti a gara insieme
per lo libero mercato fan mille giri
rubacchiando come al tempo migliore
Tu, precario, in disparte il tutto miri
non casa, non lavoro
non ti cal d’allegria, schivi gli spassi
canti e così trapassi
dell’anno e di tua vita il più bel fiore
Così ti vogliono, ma tu sai far meglio
brucia la banca
vedrai che il direttore
poi si sbianca
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