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Un'altra scissione? Poco Male

Il “Male” ci ha dato tanto. Nel senso del giornale satirico che ha raccontato in maniera dirompente...
3 ottobre 2011 - Luca Modica
Fonte: Me stesso

 

Il “Male” ci ha dato tanto. Nel senso del giornale satirico che ha raccontato in maniera dirompente quegli anni 70, tanto dirompenti da divenire esplosivi nel tempo di un attimo. Ecco, in questi tempi mosci invece, talmente mosci da riuscire ad addormentare generazioni che neanche le droghe chimiche dei rave party sono riusciti a stimolare, di “Male” ne abbiamo 2: quello di Vincino e Vauro e quello di Vincenzo Sparagna e si fanno già la guerra. I caratterini in questione non sono facili e, come diceva un famoso sciatore-carabiniere-attore-viveur “chi li conosce lo sa” e anche chi non li conosce può intuirne il vizio a disobbedire, a provocare, a confondere le acque. Per questo non ci aspettavamo che in età ormai anziana i nostri si lanciassero in una banale scissione che neanche Armando Cossutta e Fausto Bertinotti dei bei tempi (altro che Paolino e Nichi…). Ci sentiamo spiazzati, anzi ci sentiamo confusi dal non esserlo a dir la verità; ma come? Parliamo del “Male”, del celeberrimo, finito per essere elogiato ormai anche dal mediocre Dagospia e nominato da Vanity Fair (chissà se ai tempo un redattore di Grand Hotel avesse proposto “oh ragà ma perché non intervistiamo quel burlone di Jacopo Fo?”…). Stiamo ricordando “Il Male” che mandava affanculo il Papa, se ne sbatteva delle denunce, s’inventava genialate astrali come “Tognazzi a capo delle BR” e ora non si sa far meglio che litigare in casa per decidere a chi tocchi comandare. Almeno facessero le primarie. O almeno raccogliessero le firme per fare un referendum: vota No… o vota Sì? Insomma, forse sarebbe meglio invitare tutti a un evento su facebook e decretare che il giornale migliore è quello che raccoglie più “mi piace”. Sarà banale dirlo ma i tempi sono cambiati, questo è vero, ma ho (lasciatemi saltare repentinamente alla prima persona) avuto la fortuna di chiacchierare a lungo proprio intorno al “Male” con uno dei collaboratori che adesso non è più qui con noi - e che quindi non può vederne le ultime vicissitudini - e continuo a chiedermi a quale Male avrebbe partecipato; forse ne sta già preparando una falsa copia da lassù…

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