PD: Partito Democristiano
- PD: Partito Democristiano -
di Paolo De Gregorio, 22 agosto 2011
Buon sangue non mente! Incurante dello sdegno di massa espresso sul web per i privilegi della Chiesa, che non paga le tasse sulle sue attività economiche (immobiliari, alberghi, etc.), il Presidente del PD, Rosy Bindi, insieme al collega Casini, difende a spada tratta il Vaticano che umoristicamente invita tutti a pagare le tasse.
Ho l’impressione che la signora Bindi al momento della adesione al PD fosse convinta di aver aderito al Partito Democristiano, intuizione rivelatasi esatta, visto che questo partito nulla ha di sinistra, ma si colloca saldamente al centro, pronto a qualunque alleanza pur di rimanere nell’area del potere politico.
Simbolicamente la Bindi rappresenta tutto il partito e nessuna voce si è levata dall’interno a criticarla, anche se ciò significherà una notevole ulteriore perdita di consensi elettorali.
Il mio rammarico vero, sincero, forse banale, è che la politica non riesce mai a chiamare le cose con il loro nome, è di una doppiezza disgustosa volta ad ingannare l’elettorato, e chi è così bugiardo è anche ladro, come recita un vecchio adagio.
So di scoprire l’acqua calda, ma da questa situazione di stallo politico non si esce se non si fa chiarezza tra chi vuole lasciare le cose come sono e chi desidera una nuova democrazia, con nuove regole elettorali, prima tra tutte la regola che si è ineleggibili dopo due mandati, per rispetto a quel 58% di cittadini che, invece di andare al mare, decisero di votare contro il governo, autorganizzandosi contro tutto e contro tutti, nei recenti referendum su acqua, nucleare, “illegittimo impedimento”.
Una nuova classe politica non esce dal nulla, né dalle scuole di partito, né da improbabili scontri generazionali nella vecchia nomenklatura, ma da un impegno di grandi masse per cambiare le regole del gioco, visto che questa classe politica, tutta, ci ha portato al fallimento etico ed economico.
E’ urgente che il popolo referendario possa riconoscersi in un programma chiaro, di salute pubblica che possa cambiare in profondità le regole del gioco,che spazzi via il marciume della Casta, e non ci costringa al mortificante rito di scegliere il meno peggio tra i politici attuali.
Se vogliamo avere un futuro non possiamo camminare insieme a coloro che ci hanno portato al disastro, tra scandali, corruzione, fiancheggiamento delle mafie, giustizia bloccata, disoccupazione, precarietà, debito pubblico da bancarotta incombente.
Paolo De Gregorio
Se vuoi sostenere questo sito, Richiedi uno dei nostri libri e combatti con noi il degrado culturale.
Commenti
Inserisci il tuo commento