Tav Ladrona, la lego non perdona
Gli scontri in Valsusa ne sono l’ultima prova: il'Italia è l'unico paese al mondo in cui risulta impossibile costruire qualunque opera pubblica, utile o inutile, causa veti di residenti, mafie, ambientalisti, burocrazia, terremoti, flora, fauna, storia, geografia, scienze e arte. Il colosso danese del mattoncino ne ha preso atto: ecco le nuove proposte Lego per il mercato italiano.
HI-SPEED VALSUSA RIOTS #6543
La serie di costruzioni che in Francia e Germania è stata un gioco da ragazzi arriva in Italia e diventa un rompicapo senza uscita! Prova a costruire la Tav sulle teste dei valsusini incazzati: l’unico modo è spacciare le gallerie per megacantine per l’invecchiamento del vino locale. Nella confezione, una squadra di ruspe, poliziotti antisommossa, un'impresa di costruzioni in odore di mafia, attivisti no-Tav con fiaccole e forconi e l’occorrente per una pista transalpina per elefanti, ovvero l’alta velocità ecosostenibile sperimentata con successo da Annibale.
NAPLES MUNNEZZA INFERNO #6544
Costruire impianti efficienti per trattare i rifiuti può divertire i conformisti figli del Nordeuropa, i piccoli italiani chiedono di più! Questo gioco li appassionerà tanto da non accorgersi di costruire un inceneritore in un’oasi faunistica a ridosso di un parco archeologico. Tanto quando sarà finito (tra 20 anni) verrà chiuso perché non sono stati programmati i collaudi. Ma i bimbi non si annoieranno: il set contiene anche dieci mini-tonnellate di rifiuti speciali e un accendino. Su richiesta, un mini-sindaco con le mani legate, un mini-boss di Gomorra che trucca gli appalti, e un premier a grandezza naturale che fa promesse a vanvera.
EOLIC TURBINES SABOTAGE #6545
Il parco eolico che piace in tutto il mondo, realizzato in versione speciale per il Belpaese! Il kit consiste in dieci pale eoliche con tutte le location in cui non riuscirai mai a installarle: in aperta campagna disturbano i pipistrelli, in mare scocciano i pesci, vicino ai centri abitati sono antiestetiche. Nel set troverai anche un critico psicolabile che sbraita contro le turbine, un presidio Wwf pro-pesci, uno pro-pipistrelli e il cervello del ministro dello Sviluppo Romani, l’unico posto in Italia abbastanza deserto e ventoso per poterci costruire una centrale eolica.
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