Le TAV
Ci risiamo, quei maleodoranti, sporchi e moralmente repressi dei comunisti stanno facendo di tutto per bloccare la realizzazione della più utile e costosa opera pubblica degli ultimi 150 anni.
Un riassunto per chi non fosse informato.
Ci troviamo in Piemonte, precisamente nella Val di Susa, a pochi passi dal confine con la Francia; il Governo, in accordo con parte dell'opposizione, ha deciso, approfittando di una parte di finanziamenti europei, di dar vita al cosiddetto progetto TAV, una linea ferroviaria ad alta velocità che collegherebbe Torino a Lione, attraverso un tunnel di 50 km nelle Alpi.
La sinistra, i fanatici di Grillo e i mungitori di vacche della vallata, hanno da subito dato il via ad una fitta campagna di disinformazione a riguardo. Le principali motivazioni che sono state addotte contro il progetto sono le seguenti:
1) costo elevato;
2) calo decennale del traffico tra le due nazioni;
3) presenza di sostanze nocive nelle Alpi (amianto, uranio e residui di mentalità leghista);
4) appalti truccati;
5) contrarietà degli indigeni.
Come risulta evidentissimo ad una qualsiasi persona di buon senso che nella sua vita abbia visitato per almeno un giorno la Francia, tali argomentazioni non sono altro che una becera presa di posizione contro il libero commercio di figa.
Fortunatamente non più di un anno fa, grazie alla presenza in loco di un mio ex compagno di università, ho avuto la fortuna di visitare Parigi, la città del Moulin Rouge. Per chi non ci fosse ancora stato, una città che pullula di francesine di tutti i tipi e colori, che emanano un purissimo odore di detergente intimo a decine di metri di distanza.
Ci sono le bianche, alte, bionde o castane, non molto formose ma decisamente graziose. Capelli raccolti in un foulard di seta, shorts e pochette.
Ci sono le nere, longilinee, ricce o lisce, reggiseni prorompenti e non. Fiorellini colorati tra i capelli, rumorosi bracciali dorati e fusò aderentissimi, atti a delineare i loro genetici sederi voluminosi.
E poi ci sono le mulatte, altezza media, di solito lisce e con i capelli sciolti, vestitini luminosi e appariscenti. Spesso prive di gioielli se non sottilissimi braccialetti alle caviglie (che non capisco perchè mi ostino a chiamare braccialetti) che impreziosiscono le loro classiche ballerine estive.
Questa è la situazione, ora come potete capire, la tipica mentalità ottusa dell'uomo di sinistra (barbuto, capelli non curati, magliette usate troppo, pantaloni a vita bassa consumati sulle ginocchia, scarpe sporche e senza lacci e quell'odore di Capitale di Marx di una periferica libreria civica umida e densamente frequentata) vorrebbe impedirci di usufruire di questo colorato e energizzante traffico ad alta velocità di gnocca tra la Francia e l'Italia.
Per questo non sopporto i No-Tav, e mi schiero apertamente e in modo deciso a favore delle TAV: Tette ad Alta Velocità.
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