Scusatemi, ma io non mi unisco ai festeggiamenti
La destra ha perso, la sinistra crede di aver vinto scambiando per consenso reale un voto di protesta esasperato, e il popolo della sinistra pensa di aver vinto assieme ai suoi nuovi governanti.
Come antidoto ai facili entusiasmi, mi rimetto a leggere Orwell e Don Milani. In "1984" Orwell ha raccontato che i "medi" si fanno sostenere dai "bassi" solo fino a quando gli servono per rovesciare gli "alti", e che dal punto di vista degli ultimi cambia solo il nome dei padroni.
Don Milani, invece, spiega che nel giorno della "vittoria" dei partiti popolari bisogna smettere di dar loro ragione quando si saranno insediati nella "reggia del ricco", e ritornare nelle casucce puzzolenti dei poveri.
E io, che cerco umilmente di seguire i loro insegnamenti, non festeggero' un bel niente fino a quando non sara' stata garantita uguaglianza di diritti, di opportunita' e di prospettive per il futuro a tutti i migranti, precari, poveri, disoccupati, cervelli in fuga, gay, lesbiche, anarchici e disadattati che mandano avanti questo paese.
Ma se voi proprio ci tenete a far festa, vi ripropongo questi testi da degustare tra un brindisi e l'altro.
Buona lettura.
George Orwell da "1984" (grassetti miei)
Nell'intero corso del tempo, forse a partire dalla fine del Neolitico, sono esistiti al mondo tre tipi di persone: gli Alti, i Medi e i Bassi.
Gli obiettivi di questi tre gruppi sono assolutamente inconciliabili fra loro. Lo scopo principale degli Alti è quello di restare al loro posto, quello dei Medi di mettersi al posto degli Alti. Obiettivo dei bassi, sempre che ne abbiano uno (è infatti una caratteristica costante dei Bassi essere troppo disfatti dalla fatica per prendere coscienza, se non occasionalmente, di ciò che esula dalle loro esistenze quotidiane), è invece l'abolizione di tutte le distinzioni e la creazione di una società in cui tutti gli uomini siano uguali fra loro. In tal modo nel corso della storia si ripropone costantemente una lotta sempre uguale a se stessa nelle sue linee essenziali.
Ben presto da uno dei due gruppi rimanenti, o da entrambi, ne germina uno nuovo di Medi, e la lotta ricomincia da capo. Dei tre gruppi, soltanto quello dei Bassi non riesce mai a realizzare i propri fini, nemmeno temporaneamente. Sarebbe eccessivo sostenere che nel corso della Storia non ci siano stati miglioramenti materiali di alcun genere.
Perfino in un periodo di decadenza quale quello attuale, l'uomo medio si trova in condizioni materiali migliori rispetto a qualche secolo fa, ma nessun incremento del benessere, nessun addolcimento dei costumi, nessuna riforma o rivoluzione hanno minimamente favorito l'uguaglianza fra gli uomini. Dal punto di vista dei Bassi, ogni mutamento storico ha prodotto solo un cambiamento per quanto riguarda il nome dei loro padroni.
Lettera di don Milani al giovane comunista Pipetta (1950)
(nel giorno della vittoria) io non ti dirò più come dico ora: "Hai ragione". Quel giorno finalmente potrò riaprire la bocca all'unico grido di vittoria degno d'un sacerdote di Cristo: "Pipetta hai torto. Beati i poveri perché il Regno dei Cieli è loro". Ma il giorno che avremo sfondata insieme la cancellata di qualche parco, installata insieme la casa dei poveri nella reggia del ricco, ricordatene Pipetta, non ti fidar di me, quel giorno io ti tradirò. Quel giorno io non resterò là con te. Io tornerò nella tua casuccia piovosa e puzzolente a pregare per te davanti al mio Signore crocifisso.
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