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Cyberterrorismo fai-da-te in tre semplici mosse

Come organizzare un attentato kamikaze a Tel Aviv usando Facebook a casa vostra

Gettare benzina sul fuoco dell'estremismo è più facile di quanto sembri.
18 maggio 2011 - Ulisse Acquaviva

Premessa: sono contro la violenza, ma anche contro la censura. E quindi credo che far circolare informazioni come scassinare serrature, violare sistemi informatici e fomentare attacchi terroristici possa farci capire come costruire un mondo con porte più sicure, reti di computer più protette, e gente più tranquilla che non sente il bisogno di farsi saltare in aria.

Nello specifico, oggi proverò a illustrare alcune semplici azioni che con poco sforzo permettono di alimentare l'estremismo filopalestinese, l'odio verso gli israeliani, l'antisemitismo e perfino gli attentati suicidi. Ovviamente illustriamo questa serie di procedure per fare in modo che ognuno di noi possa dire "ma certo che sei proprio un coglione" a chiunque faccia qualcosa di simile su Facebook.

Dopo questa doverosa premessa ecco qui la nostra infallibile ricetta per reclutare nuovi kamikaze.

PASSO 1: Attiva su Facebook un gruppo esca
, in attesa che ci caschino dentro teste calde, ignoranti, sboroni e gente dalla chiacchiera facile pronta ad augurare la morte a chiunque gli stia antipatico. Prima dagli un nome condivisibile e popolare, tipo "Quelli che vorrebbero praticare direttamente la liposuzione a Giuliano Ferrara senza anestesia" Poi cambia nome al gruppo, ma non dargli un'aspetto troppo "cattivo", mettici dentro un pò di sionismo e qualche noto eroe popolare, e inventati qualcosa del tipo "Sosteniamo Vendola, Saviano e Travaglio: siamo tutti sionisti".
Schermata di Facebook

PASSO 2: Spara in aria cazzate grossolane farcite di odio, retorica a buon mercato, luoghi comuni, menzogne, insulti e crudo disprezzo per la popolazione palestinese e per la sua sofferenza
a causa delle ripetute violazioni dei diritti umani compiute dal governo israeliano per mano dell'esercito in territori palestinesi occupati militarmente contro ogni norma del diritto internazionale. Ecco qui qualche esempio:

(CLICCA SULLE IMMAGINI PER INGRANDIRLE)

Schermata di Facebook
Schermata di Facebook
Schermata di Facebook
Schermata di Facebook
Schermata di Facebook
Schermata di Facebook
Schermata di Facebook
Schermata di Facebook

PASSO 3: Dopo aver dato libero sfogo alla fantasia lanciando in aria cazzate in libertà come palloncini destinati ad esplodere altrove, basta aspettare
, e prima o poi qualche palestinese convinto che ormai non ci sia più nessuna speranza di redenzione per questa umanità malata di pregiudizio e di odio, o disperato per la sconfitta dell'intelligenza, dell'umanità e della giustizia, deciderà di compiere un gesto estremo dopo aver letto queste cazzate gettate in rete come mine antiuomo gettate sulla sabbia.

Et voilà, il gioco è fatto: bastano quattro parole d'odio ben assestate e diffuse in rete da un cretino ignorante in Italia per incitare qualcuno a fare un gesto disperato in Medio Oriente. Dimenticavo: il gruppo è già stato segnalato su Facebook, perché l'ignoranza e la bestialità come quelle espresse da questa gente sono la scintilla che accende la miccia del terrorismo, e noi non sopportiamo i cretini, figuriamoci le bombe.

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