Un manga spiega i rischi delle centrali atomiche
BOLOGNA – Nana Kobato, studentessa delle medie, si affaccia sul “lato oscuro del nucleare”: i pericoli delle centrali atomiche, gli effetti dei proiettili all’uranio impoverito e le devastazioni ambientali. È la storia di “No alla guerra, no al nucleare”, il fumetto di Rokuro Haku, portato in Italia dal centro di documentazione “Semi sotto la neve”, organizzazione che lavora per la messa al bando delle armi all’uranio impoverito, in collaborazione con l’associazione Altrinformazione e la rivista Mamma! Nel libro l’autore spiega che la produzione di energia nucleare ha come diretta conseguenza l’uso di uranio impoverito per le armi e rivela che gli incidenti alle centrali atomiche nel mondo sono stati moltissimi, anche se non gravi come quello di Chernobyl. “Questo manga ha un grande potenziale di conoscenza – spiega Carlo Gubitosa di Altrinformazione – e può essere un valido strumento per fare una scelta consapevole in vista del prossimo referendum”. Il tema del fumetto è, infatti, di stretta attualità, sia per quanto avvenuto alla centrale nucleare di Fukushima in Giappone, sia per il dibattito sul ritorno al nucleare in Italia. “Non si tratta però di un instant book nato sull’onda di quanto avvenuto in Giappone – precisa Gubitosa – ma di un lavoro iniziato un anno fa e giunto a conclusione adesso”.
Il nucleare visto dalla prospettiva di una ragazzina delle medie, che, come tutti noi, si chiede “Ma io che cosa posso fare?”. “L’autore è riuscito a dare una prospettiva positiva alla storia – spiega Gubitosa – Alla fine del libro ci sono, infatti, alcune proposte dirette di azione, come cambiare il proprio stile di vita o ridurre i consumi”. Nell’edizione italiana è stata inserita, inoltre, un’intervista ad Angelo Tartaglia del Politecnico di Torino realizzata da Stefania Divertito (autrice di “Uranio, il nemico invisibile”). “Abbiamo voluto reagire in questo modo alla propaganda di Enel che lancia tesi senza fondamento, come il fatto che il nucleare aumenterà i posti di lavoro o ridurrà i gas serra – afferma Gubitosa – Per questo ci siamo rivolti a Tartaglia che ha smontato i teoremi di Enel sul nucleare: il libro usa un linguaggio semplice e accessibile, ma ha i piedi ben radicati nella letteratura scientifica”.
Il fumetto è sempre più spesso usato per trattare temi sociali. “Il fumetto è il mezzo più potente di conoscenza che abbiamo in questo momento – precisa Gubitosa – e la nostra idea del mezzo è lontana da quella di fumetto come svago: la speranza è che attraverso un linguaggio che parla ai ragazzi e alle persone che sono lontane dai temi dell’ambientalismo e dai problemi energetici si rompa il cerchio di propaganda e di pro e contro che lascia nel vago il dibattito sul nucleare”. Il libro costa 10 euro e si può ordinare dal sito www.mamma.am/libri. (lp)
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