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Clamorose rivelazioni dietro le parziali ammissioni dell’F.B.I.

Esso vive

L’agenzia federale statunitense ammette l’esistenza di altre forme di vita nell’universo ma non si spinge oltre temendo le reazioni di un’umanità impreparata alla piena e dirompente verità
10 aprile 2011 - Rouge (in trepida attesa del proprio bar mitzvah)
Fonte: F.B.I. - 10 aprile 2011

Dopo anni di avvistamenti, conferme a mezza voce e categoriche smentite l’F.B.I. ammette l’esistenza degli Ufo e lo fa pubblicando un documento degli anni ’50 in cui si racconta del ritrovamento di una navicella extraterrestre avvenuto nelle lande desertiche del New Mexico.
L’agente chiamato allora a redigere l’insolito rapporto ricostruisce infatti nel dettaglio forma e dimensioni degli avveniristici abitacoli, insistendo in particolare sulle strambe fattezze dei tre esseri trovati al loro interno: “corpi di forma umanoide alti meno di un metro avvolti in una specie di bendaggio simile a quelli utilizzati per il lifting delle dive hollywoodiane”.
La testimonianza non si fermerebbe qua se è vero che lo stesso Bureau avrebbe deciso di omettere la pubblicazione delle ultime righe apposte in calce dall’agente subito dopo essersi accorto di un sedile vuoto accanto a quelli occupati dai cadaveri degli alieni.
Al posto del corpo privo di vita della quarta creatura sarebbe stato invece rinvenuto un semplice post-it il cui contenuto sarebbe così destabilizzante da convincere l’agenzia statunitense a mantenerne tuttora inviolato il segreto.
Tuttavia una fonte interna alla stessa agenzia federale, stanca degli ennesimi omissis a fronte di un’umanità ansiosa di conoscere la sconvolgente rivelazione, avrebbe anticipato alla stampa il messaggio lasciato alla Terra dall’anonimo visitatore: «Compro villa a Lampedusa e torno subito!».

Note: http://www.corriere.it/esteri/11_aprile_10/ufo-fbi_023eaed2-6380-11e0-9ce6-e69a9a96cab4.shtml

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