Esso vive
Dopo anni di avvistamenti, conferme a mezza voce e categoriche smentite l’F.B.I. ammette l’esistenza degli Ufo e lo fa pubblicando un documento degli anni ’50 in cui si racconta del ritrovamento di una navicella extraterrestre avvenuto nelle lande desertiche del New Mexico.
L’agente chiamato allora a redigere l’insolito rapporto ricostruisce infatti nel dettaglio forma e dimensioni degli avveniristici abitacoli, insistendo in particolare sulle strambe fattezze dei tre esseri trovati al loro interno: “corpi di forma umanoide alti meno di un metro avvolti in una specie di bendaggio simile a quelli utilizzati per il lifting delle dive hollywoodiane”.
La testimonianza non si fermerebbe qua se è vero che lo stesso Bureau avrebbe deciso di omettere la pubblicazione delle ultime righe apposte in calce dall’agente subito dopo essersi accorto di un sedile vuoto accanto a quelli occupati dai cadaveri degli alieni.
Al posto del corpo privo di vita della quarta creatura sarebbe stato invece rinvenuto un semplice post-it il cui contenuto sarebbe così destabilizzante da convincere l’agenzia statunitense a mantenerne tuttora inviolato il segreto.
Tuttavia una fonte interna alla stessa agenzia federale, stanca degli ennesimi omissis a fronte di un’umanità ansiosa di conoscere la sconvolgente rivelazione, avrebbe anticipato alla stampa il messaggio lasciato alla Terra dall’anonimo visitatore: «Compro villa a Lampedusa e torno subito!».
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