Un dovere dei sindaci: rispettare la costituzione e il diritto d'asilo
Leggo oggi sui mezzi d'informazione locali dichiarazioni disumane ed allucinanti di pubblici amministratori razzisti che rifiutano di ospitare nel nostro territorio degli esseri umani che giungono in Italia per salvarsi la vita in fuga da fame, dittature, guerre.
Ricordo a questi pubblici amministratori che la legge fondamentale del nostro paese, la Costituzione della Repubblica Italiana (a cui tutti i sindaci hanno dovuto giurare fedelta'), all'articolo 10 testualmente recita: "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge".
E quindi, se non per senso di umanita', almeno per rispetto della legge in nome della quale amministrano la cosa pubblica, questi signori cessino di lanciare ignobili ed insensati proclami razzisti, ed invece si adoperino per accogliere ed assistere ogni essere umano in fuga da fame, dittature e guerre.
E' un dovere stabilito dalla legge fondamentale del nostro ordinamento giuridico; e' un dovere al quale in quanto pubblici amministratori non possono sottrarsi.
Ed e' un dovere di ogni essere umano: adoperarsi per salvare la vita degli altri esseri umani.
Vi e' una sola umanita'.
Peppe Sini,
responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo
Viterbo, 2 aprile 2011
Mittente: "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo
tel. 0761353532
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