La sfida: riuscite a distinguere tra Luca Zaia e un coglione?
Ecco a voi due lanci di agenzia. Uno è vero, l'altro è falso. Uno riporta dichiarazioni di un coglione, l'altro no. Uno esprime rispetto per il diritto internazionale e il diritto d'asilo, l'altro sputa sentenze impregnate di ignoranza e pregiudizio.
Ai nostri lettori l'arduo compito di distinguere tra i due scritti. Per accendere la testa basta spegnere la TV.
IMMIGRAZIONE: ACQUAVIVA, FACILE RICONOSCERE MINCHIATE LEGHISTE(ANSIA) - ROMA, 30 MAR - «La mia posizione, e quindi quella di tutta la gente che usa il cervello, è che quando muori di fame hai il diritto di cercare fortuna dove ti pare, come hanno fatto gli americani rompendo le palle agli indiani, gli italiani rompendo le palle agli americani, i tunisini rompendo le palle agli italiani. Inoltre è facile distinguere un coglione leghista da un docente di diritto internazionale: il primo ha scarpe griffate, giubbini puliti e occhiali da sole pagati dal contribuente, e questi certamente non sono docenti di diritto internazionale. Quelli stanno con le pezze al culo grazie alle coglionate fatte dai leghisti che hanno distrutto la scuola pubblica per dirottare i soldini alla scuola privata della moglie di Bossi con la legge mancia». Lo ha riferito il presidente della neonata Repubblica delle due Sicilie, Ulisse Acquaviva, introducendo i lavori della conferenza straordinaria sulle minchiate che oggi si occuperà delle minchiate sull'immigrazione. «Chi viene dalla Lega Nord è bene ricordare che non sta assolutamente proteggendo la sicurezza degli italiani, ma sta attuando un progetto eversivo secessionista, come del resto conferma l'articolo 1 dello statuto di questa associazione a delinquere legalizzata e dipinta di verde padano».
IMMMIGRAZIONE:ZAIA, FACILE RICONOSCERE TUNISINI DA PROFUGHI(ANSA) - ROMA, 30 MAR - «La mia posizione, e quindi quella dei veneti, è che i profughi al momento sono soltanto 2000 e non hanno nulla a che fare con i tunisini sbarcati, che sono nella stragrande maggioranza dei casi illegali. Inoltre è facile distinguere un clandestino da un profugo: spesso i primi hanno scarpe griffate, giubbini puliti e occhiali da sole, e questi certamente non sono profughi». Lo ha riferito il presidente della Regione Veneto, Luza Zaia, facendo il suo ingresso ai lavori della conferenza straordinaria delle Regioni che oggi si occuperà di immigrazione.«I profughi, quelli vere - ha spiegato il governatore leghista - provengono dalla Libia, dall'Eritrea o dalla Somalia. Invece chi viene dalla Tunisia è bene ricordare che non sta assolutamente scappando da carestie o guerra civili, come del resto mi confermano alcuni imprenditori presenti in quel paese i quali ribadiscono che al momento le imprese in Tunisia sono tutte in attività».(ANSA).
Se vuoi sostenere questo sito, Richiedi uno dei nostri libri e combatti con noi il degrado culturale.
Commenti
Inserisci il tuo commento