Facebook SDK

Testata mamma
Abbonati a Mamma!

Gruppi di tematiche

carosellomenu

Matite

Carosello 250 x 250

  • stampa
  • segnala via email
  • Gplus Like

    Facebook Button

Cristo si è fermato a Lampedusa

29 marzo 2011 - Lucio Garofalo

Cristo si è fermato a Lampedusa

Esordisco con una testimonianza personale, sia pure solo verbale, di solidarietà e di vicinanza morale nei confronti dei migranti e dei cittadini di Lampedusa, giustamente esasperati dall’inettitudine, dall’arroganza e dal menefreghismo del governo italiano.

L’ignominiosa vicenda di Lampedusa è estremamente paradigmatica nella misura in cui fornisce l’ennesima, agghiacciante conferma (di cui si poteva tranquillamente fare a meno) che i diritti umani sono sistematicamente violati e calpestati nel nostro Paese e poi ci vengono a parlare di interventi “umanitari” da compiere in Libia o altrove. Quanto sta accadendo a Lampedusa è un esempio emblematico e grottesco dell’ipocrisia e della cattiva coscienza del mondo occidentale, nella fattispecie è una rappresentazione inequivocabile del degrado e dell’imbarbarimento politico dell’Italia e dell’Europa.

E’ innegabile che il comportamento del governo Berlusconi di fronte ad una reale e drammatica emergenza umanitaria sia stato quanto meno deprecabile e disonesto, tant’è che nel corso dell’ultima puntata di Anno Zero, a cui erano presenti Gino Strada e Ignazio La Russa, il portavoce di Emergency ha chiesto al ministro che fine avesse fatto il senso di umanità e di civiltà nel nostro “Belpaese”, ma soprattutto tra gli esponenti del governo in carica. Francamente mi è parso come pretendere compassione e comprensione da parte di un muro di pietra. Infatti, dall’altra parte sedeva La Russa.

Ma il “capolavoro” lo ha compiuto Tremonti, che ha tardivamente scoperto la classica “acqua calda” nel momento in cui ha suggerito di soccorrere i popoli arabi “a casa loro” come sento ripetere, senza alcun riscontro pratico, da quando ero ancora in fasce. Il ministro dell’economia ha rilanciato questa vecchia proposta di stampo paternalista e cripto-colonialista per una finalità che è comoda e funzionale agli interessi egoistici e meschini della piccola borghesia “padana” che fa capo alla Lega Nord, evidentemente terrorizzata all’ipotesi di un’invasione in massa di immigrati africani, per cui sta imponendo la “linea dura” che è quella di evitare che i flussi migratori giungano a “casa propria”. L’importante, per costoro, è che l’ondata migratoria resti confinata, finché possibile, nella piccola e remota isola di Lampedusa o in altri luoghi “miserabili” del Sud Italia, tanto chi se ne frega: “sono tutti marocchini”. E’ un’ottica allucinante e miope.

Una persona, evidentemente di buon senso, mi ha posto una domanda oltremodo scontata e legittima, che definirei addirittura ingenua nella sua estrema semplicità e franchezza: “perché non li smistano altrove?”. In effetti questa sembra essere l’unica soluzione possibile e praticabile, oltretutto di facile attuazione nel breve periodo, trattandosi di un’ipotesi pragmatica e di buon senso, eppure non viene eseguita. Perché?

Sinceramente mi pare di poter cogliere una serie di inquietanti analogie con la vicenda, altrettanto obbrobriosa e raccapricciante, dell’immondizia di Napoli, con la differenza (non di poco conto) che ora stiamo parlando di esseri umani, che evidentemente sono considerati e trattati alla stregua dei “rifiuti” in quanto nessuno li accetta a “casa propria”, esattamente come è accaduto con la spazzatura proveniente da Napoli.

L’accostamento tra i rifiuti di Napoli e i “rifiuti umani” di Lampedusa potrebbe risultare una provocazione assurda ed esagerata, ma è probabilmente l’unica chiave interpretativa per spiegare quanto sta accadendo in questi giorni in un paese che si proclama “civile” e che in questi mesi sta festeggiando i 150 anni della sua “unità”.

E’ evidente che nel caso specifico le difficoltà oggettive sono aggravate da fattori di ordine soggettivo, riconducibili cioè all’ambito delle decisioni dettate dai responsabili della politica. Mi riferisco all’inettitudine, all’impreparazione ed alle lentezze, a dir poco grossolane, messe in mostra dalle autorità politiche soprattutto governative, e all’assenza di un’efficace volontà di risoluzione che coincide e si intreccia in qualche misura con una logica becera e razzista che ha l’interesse a generare un elemento di ulteriore conflittualità e lacerazione sociale, che oltretutto fornisce una sorta di “diversivo”, un mezzo di “distrazione di massa” rispetto ad altre vicende ed altre questioni, interne ed esterne, che hanno imbarazzato ed hanno messo alla berlina la figura, già goffa e ridicola, del capo del governo italiano. E non mi riferisco solo agli eclatanti scandali sessuali che ultimamente sono passati, guarda caso, in secondo piano.

Lucio Garofalo

Se vuoi sostenere questo sito, Richiedi uno dei nostri libri e combatti con noi il degrado culturale.

Abbonati a Mamma!

Mamma! e' una rivista autoprodotta e diffusa solo su abbonamento.

I satiri, i fumettari e i giornalisti di Mamma! condividono un progetto ambiziosorealizzare la prima rivista italiana di giornalismo illustrato e satira d'inchiesta libera da Padroni, Pubblicita', Prestiti bancari e Partiti politici, le "quattro P" che inquinano e avvelenano l'informazione italiana.

Ma per raggiungere questo obiettivo non possiamo restare soli, e abbiamo bisogno del sostegno dei nostri lettori. Non vogliamo fare debiti, ne' chiedere soldi alle banche, ne' cercare finanziatori: faremo solo quello che riusciremo a permetterci, e i contenuti del nostro sito resteranno sempre e comunque gratuiti.

Per dare ali e carta alla nostra rivista c'e' bisogno di te. Se vuoi ricevere a casa un microabbonamento a tre numeri di Mamma! clicca sul pulsante qui sotto e abbonati utilizzando il servizio Paypal.

Tipo di iscrizione
Libro scelto ( solo per iscrizione "sostenitore")

Amici di Mamma!

Per essere aggiornato sulle nostre novita',
inserisci il tuo indirizzo email
e clicca su iscriviti:

Penne

Sito realizzato con il software libero PhPeace 2.6.44 di Francesco Iannuzzelli.
Salvo diversa indicazione, tutti i contenuti sono rilasciati con licenza Creative Commons by-nc-nd 3.0 Creative Commons License
Il sito Mamma.am e' il supplemento telematico della testata giornalistica Mamma! - Direttore responsabile Carlo Gubitosa
numero testata 130640 del Registro Operatori Comunicazione (ROC).