Dieci domande di persone contrarie alle guerre umanitarie
RIceviamo e pubblichiamo "dieci domande" di persone che si definiscono "consapevoli di disporre di poche informazioni, ma tenacemente contrarie alle guerre umanitarie".
1) Perché solo ora la comunità internazionale si accorge che Gheddafi è a capo di un regime autoritario e liberticida? Chi sono gli insorti libici, e chi rappresentano?
2) Perché il governo italiano ha firmato un Trattato economico e militare con lo stato libico, e non lo ha disdetto con il necessario voto parlamentare? Perché l'Italia ha venduto le armi alla Libia?
3) Quali sono stati gli effetti dei più recenti interventi militari "umanitari"? (Kosovo, Iraq, Afghanistan....)
4) Perché il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ha votato un documento generico che consente a chiunque di andare a bombardare la Libia con l'astensione di cinque paesi, fra cui la Germania e la Russia, anziché inviare forze di interposizione a difesa della popolazione civile, ed osservatori incaricati di verificare la tregua comunicata il 18 marzo?
5) Perché l'ONU schiera a difesa degli insorti paesi ex coloniali con grossi interessi economici in Libia; e perché coinvolge la NATO e non paesi veramente "terzi" ed estranei al conflitto?
6) Perché gli insorti libici provocano l'indignazione internazionale e l'intervento della NATO, mentre altri massacri (Palestina, Bahrein, Sudan) sono di serie B?
7) Perché l'Arabia Saudita si schierata a fianco degli insorti libici ma reprime ogni tentativo di democratizzazione nel proprio paese; ed ha inviato soldati sauditi a reprimere le proteste in Bahrein (45 morti negli scorsi giorni)?
8) Perché l'Italia respinge i barconi con i profughi, se ha a cuore le sorti delle vittime della guerra?
9) Perché i sinceri difensori della nostra Costituzione non scendono in piazza a difendere l'art. 11 "L'Italia ripudia la guerra?
10) Chi ha proposto Barack Obama per il premio Nobel per la pace?
I pacifisti e le pacifiste che da dieci anni contestano ogni mercoledì dalle 18 alle 19 la guerra "umanitaria" in Afghanistan sui gradini del palazzo ducale di Genova
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