Viaggio nella propaganda padana
Nel rosso feudo bolognese compaiono dei verdi cartelli leghisti. Cinese, zingara, negro e musulmano che bussano al Comune per "case popolari, servizi sociali, asili nido". In coda un vecchietto italiano, tenuto minacciosamente alla larga dal musulmano. Messaggio: gli "altri" vogliono fregare "noi" e passarci davanti.
Voglio vederci chiaro: per quale ragione i migranti dovrebbero ricevere un trattamento di favore? E allora chiamo il numero sul poster per capire meglio le sperequazioni dei servizi sociali a favore degli stranieri.
Mi risponde un tale Claudio Landi, e gli chiedo se la Lega ha fatto delle rilevazioni sulle politiche sociali a Bologna: "parliamo personalmente, non per telefono, se vuole venire qua a far due chiacchiere più che volentieri". Qui c'e' l'audio della telefonata.
Insisto, e chiedo se hanno in mano delle statistiche e se le hanno sul sito internet: "siam pieni di statistiche, sul sito sinceramente non ci ho guardato, ci guardi lei", vado sul sicuro e gli dico che sul sito non c'è niente, come avrò modo di verificare in seguito.
E continuo a domandare: quindi quel manifesto è solo un supporto grafico alla campagna elettorale in corso oppure ci sono dei dati su cui si basa questa comunicazione grafica? Mi interessavano dei dati sulle politiche sociali di Bologna che attestino ciò che il manifesto spiega a livello grafico. "Riferirò a chi di dovere". Quindi adesso non ci sono dati e statistiche in vostro possesso? "Qua in sede non ce li ho, ci saranno sicuramente da qualche parte, venga oggi all'inaugurazione della nostra campagna elettorale". E io ci vado. [Continua]
Questa "inside story" di Ulisse Acquaviva, infiltrato nel cuore del leghismo bolognese, continua sul prossimo numero di Mamma! - solo ed esclusivamente per i nostri mitici abbonati.
Fai dispetto a Giuliano Ferrara! Abbonati a Mamma! - www.mamma.am/abbonati
Allegati
- Autointercettazione della telefonata alla lega (2891 Kb - Formato mp3)
Se vuoi sostenere questo sito, Richiedi uno dei nostri libri e combatti con noi il degrado culturale.
Commenti
Inserisci il tuo commento