Viva Pulcinella e la Repubblica delle Due Sicilie
La storia la scrivono sempre i vincitori, ed e' per questo che noi non festeggeremo il Garibaldi dei Savoia ne' l'Albertone da Giussano dei leghisti. Il nostro eroe sara' Pulcinella, il coraggiso soldato borbonico che ha visto costruire l'Italia sui cadaveri dei cittadini di Gaeta, e che a Carnevale "faceva il pagliaccio" per tenere alto il morale dei soldati meridionali e schernire i piemontesi che erano venuti a conquistare le ricchezze del Sud.
Alcuni hanno deciso di festeggiare una guerra da un milione e mezzo di morti italiani, celebrando il successo dei piani militari di quella dinastia monarchica che ha prodotto le leggi razziali.
Altri hanno deciso di prendere le distanze dal tricolore mentre fanno aprire scuole pubbliche alle mogli coi soldi di Roma Ladrona e le tasse dei meridionali.
Mentre noi, stretti tra il patriottismo e il secessionismo, siamo stati a Gaeta per raccogliere sul prossimo numero della rivista Mamma! una storia d'Italia che nessuno ha piu' voglia di raccontare, quella del meridionalismo, dei popoli semplici oppressi dai nobili, dagli statisti e dai generali, la storia di un sud che produceva cultura, benessere e lavoro fino a quando i bisnonni di un noto cantante televisivo non hanno messo gli occhi e le mani sulla prosperita' del meridione.
Il sud non e' sempre stato povero, i meridionali non sono sempre stati emigranti, Garibaldi non e' sempre stato un galantuomo e dati araldici alla mano, Emanuele Filiberto non e' mai stato investito di alcun titolo nobiliare.
Tutto vero: l'onorificenza piu' alta che ha avuto e' il secondo posto rubato a Sanremo, proprio come i suoi nonni hanno rubato soldi a noi terroni.
Tutto questo e molto di piu' sul prossimo numero di Mamma!, la rivista di satira che fa giornalismo a fumetti.
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