Vi odio, stupratori televisivi di cadaveri
Odio il Grande Fratello: tutti i giorni migliaia di informazioni inutili su persone altrettanto frivole, che ci vengono impresse nel cervello attraverso quel mezzo che ha reso famosa persino Antonella Elia (tanto che a volte penso "ma è davvero un male che abbiano trafugato il cadavere di Mike!?").
Odio Simona Ventura e il suo show, anche se devo ammettere che le tette della Palmas meritano la prima serata.
Odio i messaggi del Papa nei TG. Li ascolterei molto più volentieri tra una sua gara e l'altra a Takeshi's Castel.
Che poi mi chiedo: ma secondo voi, se Dio esistesse, si farebbe mai rappresentare da un tizio che non ha mai avuto a che fare con l'agitazione da srotolamento di un preservativo!?
Odio i capelli sporchi di Massimo Giletti e quella Arena del cazzo, dove ogni domenica gli ospiti si districano nel parlare di questioni "serie" come farebbe mia nonna, che ha la quinta elementare, disquisendo di meccanica quantistica. No va be', mia nonna farebbe meglio.
Odio le morti narrate nei talk show; dover assistere a Lamberto Sposini, Barbara D'Urso e Alessio Vinci che fanno sesso con il cadavere di Yara lo potrei anche accettare, ma perlomeno su una tv on demand.
E con Bertolaso che alla fine raccogliere i profilattici.
Odio Benigni. No, non è vero non lo odio, ma devo dire che non mi è piaciuta affatto la scelta di entrare nell'Ariston cavalcando La Russa.
Odio il TG di Mentana, o almeno quello che conduceva, prima di diventare un giornalista, su Canale 5.
Ma anche i sondaggi del lunedì su La7: se aveva 3 minuti da riempire, non poteva invitare Lella Costamagna e Ilaria D'Amico a fare la lotta nel fango?
Odio quel pezzetto di Ballarò, che va dalla fine dell'intervento di Crozza fino all'"alè" di Floris.
Odio l'"interpetrare" di Santoro.
Odio Minzolini, ma non per i suoi editoriali (scoop: pare che glieli detti Bonaiuti mentre gli lucida la pelata con lo sperma di Berlusconi), quanto per non aver fatto assumere, come cronista, mia sorella che ballava la lap-dance al Billionaire.
Odio di come parlano delle droghe. Dovrebbero spiegarlo che non si diventa a tutti i costi stonati come Patty Pravo.
Odio i plastici di Bruno Vespa, perchè tutte le notti prima della costruzione, alle 3.00, sento il mio vicino di casa al telefono con un amico costruttore, che se la ride rotolandosi tra le lenzuola.
Ed infine odio te. Sì te, fancazzista dei miei stivali, che in questo istante stai leggendo le mie stronzate anzichè studiare, lavorare, scopare, mangiare, cagare (esclusi quelli che stanno leggendo sul cesso), pisciare (esclusi quelli che stanno pisciando sul mio articolo) o muovere asimmetricamente gli arti della salma di Mike Bongiorno.
Traquilli, è solo che non trombo da troppo tempo.
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