W Tremonti
Al sud, i moscerini viaggiano più veloci dei treni. Tremonti come la pensa la dice ma evidentemente non riflette. Tremonti è un ministro della Repubblica. Mi correggo, non un ministro, il ministro. Quello del cordone della borsa. Quello che dice a Berlusconi, ci sono i soldi per questo e non per quello. Insomma uno che quando apre il borsellino ti arricchisce o ti affama. Ma l’acume non deve essere molto. Se anche lui comincia a lamentarsi e a protestare per tutto ciò che non funziona, noi che dobbiamo fare? Tentare il suicidio, abbandonarci alla disperazione, scendere in piazza e fare le barricate, disobbedire rabbiosamente? Ma se anche i ministri sono come noi, poveri cittadini vittime impotenti di questo sfascio generale, perché li paghiamo profumatamente che più profumatamente non si può? E meno male che si è limitato a prendere un treno in direzione Reggio Calabria, profondo sud. Che sarebbe successo se avesse dovuto chiedere una prestazione sanitaria? Se gli avessero risposto: per un’ecografia ripassi fra sei mesi. Meno male che non l’ha fatto. Sarebbe impazzito di dolore. Avremmo perduto Tremonti. Certamente sarebbe scappato via dall’Italia e francamente, gli uomini come lui dobbiamo tenerceli stretti. Dove lo vai a trovare un ministro così umano. Gli altri, a cominciare dal capo, il Berlusca, dicono sempre che va tutto bene. E tu ti senti di impazzire. Li paghi profumatamente e ti prendono in giro continuamente. Tremonti è utile e importante per il nostro equilibrio psichico.
Giovanni Matichecchia
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