brave ragazze
Ammettiamolo,
ognuna di noi ha dovuto almeno una volta inventare qualcosa per non essere definita una poco di buono.
Ne abbiamo cercate di scuse e giustificazioni per nascondere quel naturale desiderio di sentirci francamente e allegramente un po' mignotte e ,laddove possibile,di fare shopping con i soldi degli altri.
non c'è mica nulla di male!
L'inventario delle giustficazioni al quale ricorriamo è assai vario,ci sono le considerazioni di natura psicolgica:
"sono una ragazza insicura-avrò la sindrome dell'abbandono-ho paura di non essere accettata-ho bisogno di conferme " e tutte quelle che un libro di Morelli e Donna Moderna possono suggerire.
Poi ci sono le più ardite considerazioni a carattere sociale/religioso:
"la donna è vittima di una struttura sociale penalizzante-paga il prezzo di una società maschilista e cattolica-Eva e il peccato originale-Maria che partorisce senza prenderlo- "
e tutte quelle che la D'Urso suggerisce alla Santanchè.
Inoltre c'è la possibilità di far ricadere la responsabilità della nostra apertura sul maschio di turno,bastardo furbo e opportunista : " Lo avevo appena conosciuto e mi aveva giurato di amarmi,è stata la prima cosa che mi ha detto mentre mi spogliavo in cam"..
Ma eccone una , fantasiosa e leggendaria,forse per questo poco usata,
si,
mi riferisco a quella della droga nel bicchiere!!
in effetti è sempre parsa un po' l'ultima spiaggia..troppo stile ragazza di campagna che non sa nemmeno cos'è un'anfetamina.
Eppure..in questi giorni la procace e titolata Sara Tommasi ne sta facendo largo uso e addirittura per questioni di una certa serietà.
Diciamolo ragazze!ci ha davvero spiazzate! come se Madonna rilanciasse le spalline.
E così tutte a fingere di deriderla o di scandalizzarci..ma io lo so che, in fondo ,
ognuna di noi, segretamente,
ha sorriso e
pensato " grazie di cuore Sara .. sta cazzata
mi tornerà utile "
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