Morire non è poi così male
Siete mai stati in coma? Io no, ma il mio vicino di casa è Maurizio Gasparri.
Come saprete il 9 febbraio 2011 è stata istituita in Italia una giornata per le persone in stato vegetativo. La cosa mi è subito sembrata squallida, non tanto perchè fa leva sull'assurda e bigotta concezione che la vita non appartiene a noi ma a Dio (per questo conservo sempre il mio sperma dopo essermi masturbato, potrebbe volerlo indietro), quanto perchè sarebbe come proclamare festa nazionale la data dell'esame di stato di Renzo Bossi.
La scelta non è stata affatto casuale: esattamente 2 anni fa, dopo 17 interminabili anni di sofferenza e lotte del padre per far rispettare le volontà di Eluana, finalmente si è posto fine al suo calvario. I medici hanno spento i macchinari che la tenevano in vita artificialmente, abbassando drasticamente le sue possibilità di avere un figlio con Berlusconi.
(Ho detto 'abbassando', perchè stavo pensando alla necrofilia, non fate quelle facce schifate per piacere. Effettivamente all'inizio sarà un po' freddo, ma dopo un po' ci si riscalda e soprattutto quando hai finito non le devi portare la colazione a letto).
Allora la Chiesa e i suoi burattini politici gridarono subito all'omicidio, neanche stessero parlando di Afghanistan con La Russa, di Kosovo con D'Alema o di ingoio con Cicciolina, e ora giusto per cercare di riavvicinare la figura del premier ai valori cristiani si sono permessi di dedicare una giornata a persone che, proprio perchè in uno stato tutt'altro che laico, devono lottare strenuamente per poter veder rispettati i propri desideri.
Avendo la possibilità, colgo l'occasione per lasciare a voi il mio testamento biologico: in caso di incidente, che mi costringa in uno stato vegetativo, dichiaro, in piena coscienza, di voler essere lasciato morire in santa pace, senza l'utilizzo di macchinari, senza accanimento terapeutico ma dopo essere stato violentato per almeno un'oretta da Scarlet Johansson e se proprio non dovesse essere possibile, mi andrebbe bene anche Belen.
La vita è stupenda e godercela è il minimo che possiamo fare, ma in alcuni casi anche la morte non è poi così male (immaginate di essere ad un concerto di Gigi D'Alessio).
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