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Svelati i retroscena dietro la clamorosa maternità di Ruby Rubacuori

Tutto suo Papi

L’ecografia, che ha gettato nello sconforto il giovane fidanzato della cubista maghrebina, attribuirebbe ad altri la titolarità del concepimento
3 febbraio 2011 - Rouge (non si racapezzola)
Fonte: Oggi, settimanale di approfondimento e informazione - 03 febbraio 2011

Un urlo di terrore misto a incredulità sarebbe echeggiato nei corridoi dell’ambulatorio medico in cui negli scorsi giorni l’ormai celebre Ruby dell’omonimo Rubygate si è sottoposta a visita ginecologica per sincerarsi dello stato di salute del nascituro.
A rivelarlo lo stesso giornale artefice dello scoop sulla gravidanza della giovane marocchina, il settimanale Oggi, che avrebbe infatti udito per mezzo del suo inviato le grida disperate del fidanzato della ragazza.
Causa di cotanta disperazione l’agghiacciante ecografia che si è materializzata davanti agli occhi attoniti del presunto padre.
L’aggettivo “presunto” si è reso necessario dal momento infatti che la sagoma del feto mostrava, pur nei contorti ancora indefiniti e sfumati, prove schiaccianti ad avvalorare la tesi delle dubbia paternità.
La lingua avviluppata e felpata del bambino ha fatto immediatamente pensare ai cromosomi del direttore del Tg4 Emilio Fede. Controprova sarebbe la faccia simile al sedere che caratterizza l’infante in questa fase dello sviluppo. A incastrare vieppiù l’anziano giornalista anche la notizia intrauterina che l’embrione avrebbe cercato di fare la cresta sulla quantità di cibo transitante nel cordone ombelicale per giocarsi al casinò, una volta fuori, il bolo così speculato.
Certezze incrinate dal fatto che a un certo punto la creatura si sia messa a canticchiare Faccetta Nera come un Lele Mora qualsiasi e quindi abbia ordinato all’assistente del dottore di togliersi il costume da infermiera e indossare quello da poliziotta.
Ogni dubbio sarebbe però svanito quando il feto, piangendo in direzione del monitor come un esperto comunicatore aduso ai panni della vittima, si sarebbe mostrato in tutta la sua incontrovertibile somiglianza paterna: piccolo, pelato e frignone.

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