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Nuovo cinema Villa San Martino

Nella memoria difensiva del Premier fatta pervenire ai giudici che indagano sulle serate di Arcore i testimoni sostengono che ci si occupava solamente di "innocenti visioni"...
25 gennaio 2011 - Enrico Bertuccioli

Nel cinema di Arcore pare non si facesse altro che trascorrere piacevoli serate guardando film di un certo interesse culturale come "Baarìa" e "Benvenuti al sud", questo è quanto risulta dalle testimonianze depositate dalla difesa di Berlusconi ai magistrati che stanno indagando sulle serate organizzate a Villa San Martino dal Premier. Secondo i frequentatori della magione presidenziale le tanto discusse serate orgiastiche di cui si parla in questi giorni non hanno nulla a che vedere da quanto emergerebbe dagli articoli giornalistici che quotidianamente ci aggiornano sull’inchiesta. Niente lap-dance o giochi perversi quindi, ma tranquillissime serate trascorse davanti allo schermo privato del nuovo cinema Villa San Martino. Vengono così smentiti su tutta la linea i detrattori del Premier che puntano a screditarlo di fronte alla pubblica opinino riportando notizie faziose e tendenziose sulla sua condotta morale. Smentito anche chi insinua che le ragazze invitate alle serate fossero delle “escort”, visto che queste venivano esclusivamente impiegate come maschere e si occupavano di distribuire popcorn e bibite nell’intervallo tra un tempo e l’altro. Nessun dubbio inoltre sulle ragazze che avrebbero indossato costumi da poliziotte o infermiere per allietare i giochi perversi dei partecipanti. Pare che si travestissero esclusivamente per inscenare il classico gioco dove i giocatori venivano chiamati a indovinare i titoli dei film mimati dalle suddette. Qualcuno sostiene che comunque non sarebbero mancati episodi incresciosi che hanno creato un certo imbarazzo nell’ambiente. Secondo un testimone uno di questi episodi accadde quando una delle ragazze partecipanti al gioco vestita da poliziotta mimò il film “La poliziotta fa carriera” di Michele Massimo Tarantini al posto de “la Poliziotta” di Steno, cosa che scatenò l’indignazione del premier che non le avrebbe più permesso di partecipare alle serate successive. Niente di scabroso dunque, si tratterebbe solo di innocenti serate culturali che il premier si sarebbe concesso per alleviare la pesantezza delle giornate spese così alacremente al servizio del paese. Serate che comunque secondo i detrattori avrebbero delle ripercussioni sui comportamenti pubblici del Presidente del Consiglio, visto che più volte è stato sorpreso a sbadigliare o addirittura ad appisolarsi durante occasioni ufficiali alla presenza delle maggiori cariche istituzionali dello stato. Ripreso durante uno di questi appuntamenti dai giornali dell’opposizione, che non mancano di accanirsi quotidianamente su di lui sottolineandone la mancanza di rispetto per le istituzioni, tutto si sarebbe risolto in un incontro chiarificatore con Napolitano, noto appassionato di cinema, al quale il premier avrebbe raccontato di essere reduce da una serata piuttosto pesante trascorsa davanti alla visione di alcune pellicole di Tarkovskij in lingua originale donategli da Putin durante il loro ultimo incontro.

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