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Afghanistan, tutto ma questo NO!

16 gennaio 2011 - Fabio Bellacicco

Sono un soldato dell'Esercito italiano, precisamente un soldato semplice, ovvero uno dei centinaia di non graduati che riuscirebbe ancora a farlo rizzare a La Russa semplicemente stando steso dentro una bandiera.
Da nove anni sono in Afghanistan, quella immensa regione che si estende dalla ERG fino alla Q8 per 647.500 km², circa 246,5 miliardi di Massimo Moratti, ovvero 75 Giuliano Ferrara.

Come forse avrete sentito dire qualche volta in questi anni, la nostra è una missione di pace; la scorsa settimana infatti, l'ennesimo alpino ci ha lasciato, non ne poteva più di tutte quelle colombe bianche. Non avete idea di come sia difficile togliere le loro cacche dalle divise, fortunatamente io non mi pongo questo problema, sulla mia il guano riesce addirittura a potenziare la sua peculiarità mimetica. Come due gocce di sperma sulla bocca della Carfagna.

Ormai è il terzo della nostra stazione di servizio che se ne va, e persino mia moglie inizia a preoccuparsi "Quando torni a casa, quella divisa non posso mica metterla nell'armadio assieme alle mie robe!?" mi ha detto nell'ultima lettera. Ogni fine settimana, invece, me ne manda una in cui mi racconta di come cresce nostro figlio, con tanto di tracce di puppù e pipì (a nove anni, vengono delle belle raccomandate!), che, per sincerarmi delle sue condizioni, puntualmente analizzo con molta cura, come fossi Fede in un bagno di Arcore.

L'ultima proposta che ha lanciato La Russa mi ha sconvolto più di quando ha sostenuto che il soldato Miotto era scomparso cadendo dalle scale (cosa impossibile tra l'altro: il mio commilitone non si faceva di nessun tipo di Giovanardi né per endovena né per vie aeree). 
Il ministro ha ipotizzato l'invio presso il nostro distributore di pace, della Canalis, di Belen e Morandi.
Ora, di sicuro non avrete la minima idea del clima che si respira in queste zone (escludendo le variazioni di temperatura, che sono notizie portanti del primo TG nazionale), ma l'arrivo di Belen e Canalis, due donne che, se solo li trovassero, riuscirebbero senza alcun problema a prendere in ostaggio Bin Laden e tutti i vertici di Al Qaeda, tra le loro cosce, unite a Morandi e alle sue proposte indecenti sull'apertura del Festival, avrebbero di sicuro spaventato gli integralisti e messo in pericolo tutti noi.

Ora scusatemi ma devo andare, dobbiamo caricare cinquanta chili di carezze sul Tornado che è appena atterrato.

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