Berlusconi imperatore di Antigua
- Berlusconi imperatore di Antigua -
di Paolo De Gregorio, 15 gennaio 2010
Caro Silvio, se fossi in te licenzierei immediatamente Alfonso Signorini che ha divulgato nella sua rivista una immagine di anziano patriarca, nella pace dei sensi, con nipotini in braccio,sperando di portarti un po’ di voti dei cattolici, ma offuscando la tua immagine di gagliardo amatore di giovani virgulti.
Per nessun motivo devi rinunciare alle tue pulsioni giovanili (magari aiutato dalle pilloline che ti fornisce Don Verzè),ma qui in Italia sei circondato da invidiosi giudici comunisti, che vogliono impedire il libero svolgersi della tua sana sessualità. Per non andare in galera devi mentire, frequentare persone squallide come Ghedini, Bossi, Scilipoti, Cicchitto, Verdini, Fede, Bondi, Schifani, Borghezio, previti, Dell’Utri e alla fine quella libertà, su cui hai costruito il tuo potere, risulta una libertà provvisoria e condizionata.
Qui ci vuole un salto di qualità, un colpo d’ala che ti metta in condizione di non nasconderti più, anzi di ostentare la tua vera personalità, degna solo di un re, ma dico di più, di un imperatore.
Tu già possiedi una buona parte dell’isola caraibica di Antigua. Con i tuoi sudati risparmi, inguattati in mezzo mondo, puoi comprartene il resto, e corrompendo legalmente gli attuali governanti puoi farti nominare facilmente imperatore di Antigua.
Il primo atto di buon governo, intitolato: più pilu per tutti, dovrebbe essere quello di abrogare le antiquate leggi sulla minore età e rendere totalmente liberi i rapporti sessuali.
Sarebbe prevedibile un grande incremento del flusso turistico, un forte balzo del PIL, e un aiuto a tutti i pedofili e maniaci sessuali ad uscire dalle persecuzioni giudiziarie.
Un’altra iniziativa, impossibile da realizzare nell’Italia dei giudici, di grande respiro internazionale, potrebbe offrire a tutti i dittatori (che notoriamente hanno all’estero molti “risparmi”), un paradiso fiscale, senza estradizioni, che renda sereni e piacevoli gli anni dell’esilio.
Pensiamo solo al povero Craxi che non ha avuto questa opportunità e si è dovuto accontentare della Tunisia.
La fraterna amicizia con Don Verzè permetterebbe all’imperatore B. di impiantare un modernissimo servizio sanitario, riservato però solo alla corte e alle fanciulle con meno di 18 anni, per selezionare nel tempo una razza superiore di strafiche.
C’è solo da immaginare quali successi il nostro imperatore potrebbe realizzare nel campo della libera comunicazione, magari sottraendo all’Italia professionisti del calibro di Minzolini, Sallusti, Ferrara, Fede.
In breve Antigua diventerebbe lo Stato più ricco del mondo, un paradiso fiscale e sessuale senza pari, uno Stato che finalmente riconosca le enormi qualità del suo sovrano, a cui offrire lo “jus primae noctis” di tutte le fanciulle, naturalmente selezionate da Lele Mora.
Qui in Italia sei incompreso e non hai futuro, parti alla conquista di Antigua, qui persino Signorini ti vuole imbalsamare!
Paolo De Gregorio
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