A chi giova tutto ciò?
A fidarsi dell’ultimo scoop del direttore di Libero, Maurizio Belpietro, sembrerebbe che qualcuno stesse architettando un attentato, seppur di lieve entità, ai danni del presidente della Camera Gianfranco Fini.
Sempre a parere dell’esperto giornalista, lo scopo di un gesto così clamoroso sarebbe stato quello di farne ricadere in seguito la responsabilità sul presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, accecato a quanto pare da furore vindice per gli screzi intercorsi nel corso degli ultimi tempi tra i due leader di centrodestra e culminati nella recente mozione di sfiducia nei confronti del Governo a firma del capo di Futuro e Libertà.
Ne sarebbe inevitabilmente conseguito uno strascico giudiziario con la magistratura inquirente impegnata ad accertare anzitutto identità e movente del mandante.
Una volta affiorato “magicamente” il nome del Cavaliere, avrebbe fatto seguito l’immancabile accanimento nelle aule di tribunale che da venti anni a questa parte attanaglia il premier per il solo fatto di essere sceso in politica all’alba dei primi anni Novanta. Superfluo dire che, a fronte di uno scenario del genere, il destino dell’Esecutivo sarebbe stato segnato.
Fin qui lo scenario lasciato presagire dal fiuto giornalistico del direttore di Libero.
Ma se davvero quanto sopra enunciato dovesse corrispondere a un machiavellico piano ordito contro Berlusconi, lo stesso direttore a questo punto non dovrebbe far altro che chiedersi: chi mai avrebbe tratto il massimo profitto elettorale da una situazione del genere presentandosi agli occhi degli Italiani come vittima designata di complotti e persecuzioni?
Forse è meglio lasciar cadere il quesito ché entreremmo nel campo della fanta-politica e la cosa ben poco si confà a un Paese cristallino come il nostro.
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