Il governo delle vergini suicide
Grande fermento tra le girls del capo.
L’altra metà del cielo berlusconiano comincia infatti a manifestare evidenti segni di nervosismo e insofferenza all’interno di una maggioranza di centrodestra già acciaccata di suo ancor prima che ci si mettessero pure i capricci delle prime donne.
E nulla c’entrerebbe l’annuncio del Cavaliere che per il pranzo di Natale avrebbe ordinato al fido cuoco Michele di tirare il collo alle oche comprate un po’ di tempo fa e ormai pronte per il ripieno.
«C’è un limite a tutto ed è ora che il più bieco servilismo lasci spazio alla mia dignità di donna offesa e umiliata» avrebbe sbottato una furiosa Daniele Santanchè prima che qualcuno le spiegasse l’equivoco.
Altre infatti sarebbero le ragioni di tanto clamore tra le ancelle del presidente del Consiglio.
Ha cominciato settimane addietro il ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna, adusa a immalinconirsi sotto Natale dal momento che la fulminea carriera politica l’ha costretta a rinunciare a un recente passato fatto di cenoni della Vigilia a casa Mengacci con gli avanzi della trasmissione culinaria che l’aveva portata in tutte le piazze d’Italia prima di finire in tutti gli abitacoli d’Italia e da lì tra le fila di Forza Italia.
Ora ci si è messa pure il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, “vecchia” sodale del premier e vittima, a sentire lei, delle invidie di partito e dei giochetti di Palazzo.
Belli i tempi in cui la Nostra presenziava in ogni trasmissione dell’etere e ricorreva implacabilmente, come insegnatole dal suo mentore, alla nobile arte dell’interruzione con parole fuori contesto e prive di senso pur di delegittimare le ragioni dell’avversario.
Venuto subito a conoscenza di quest’ultima lagnanza, il Cavaliere avrebbe reso omaggio a modo suo al grande Mario Monicelli citando una scena di Amici Miei e, rivolgendosi agli astanti della C.I.P.S.B. (Confederazione Italiana Parrucchieri Stilisti e Ballerini), si sarebbe lasciato scappare un «Ma perché Dio non c’ha fatto tutti froci!?!».
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