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Pale, finazieri e pistole

Roma a ferro e fuoco dopo i durissimi scontri del 14 dicembre: un nuovo '77? Cerchiamo di vederci chiaro grazie a questa intervista esclusiva con l'agente "Mario".
16 dicembre 2010 - Enrico Bertuccioli

Relativamente agli scontri avvenuti a Roma in occasione della votazione della fiducia al governo, abbiamo sentito un agente di polizia che ci chiarisce alcuni punti su cui si sta discutendo in questi giorni. L’agente chiede di restare anonimo e il nome "Mario" è puramente fittizio.

D-Allora Mario, Alemanno sostiene che i servizi lo avevano avvertito da un mese sulla possibilità che la situazione sarebbe potuta degenerare come abbiamo visto.

R-I servizi… sempre tra i piedi, è ora di finirla! I servizi li abbiamo allertati noi! Sapevamo già da tempo che ci sarebbero stati durissimi scontri con i manifestanti e violenti episodi di guerriglia urbana. Se poi loro hanno tardato ad avvertire il sindaco…

D-Da cosa avevate capito che si poteva arrivare a questo punto?

R-I nostri uomini avevano notato strani personaggi che si aggiravano per le strade indossando caschi integrali. Inizialmente pensavamo si trattasse di pony express, ma rapporti sempre più dettagliati ci hanno permesso di vedere come invece di trasportare pizze questi trasportassero catene, spranghe, mazze da baseball. Una situazione decisamente sospetta.

D-Come mai non siete intervenuti prima?

R-Volevamo essere sicuri delle cattive intenzioni di questi loschi figuri e il 14 le abbiamo avute.

D-Riguardo alle infiltrazioni di agenti tra i manifestati, cosa ci può dire?

R-Quelle rientrano nelle normali procedure da seguire in questi casi. I celerini hanno bisogno di muoversi, di provare quello che si prepara durante l’addestramento e quando le manifestazioni sono pacifiche gli infiltrati servono a innescare l’azione.

D-In alcune immagini compare un personaggio ambiguo, con il giaccone beige e una sciarpa bianca: era uno dei vostri?

R-Chi, Gargiulo? Vede, quello è il figlio di un graduato dell’arma. Ha un pessimo rapporto col padre che non lo vuole tra i piedi e ogni volta che ci sono situazioni di questo tipo lo butta nella mischia sperando che rimanga vittima degli scontri. Non sa mai come muoversi e questo causa notevoli problemi ai nostri.

D-Pare che sia stato identificato come appartenente alla sinistra.

R-E’ che quando la situazione si fa troppo ingarbugliata entra in confusione e non si riesce più a gestirlo.

D-Prima imbracciava una pala, poi s’è visto con un manganello e le manette in mano …

R-Avete visto il finanziere con la pistola? A chi credete che volesse sparare?

D-Dovete sceglierli meglio i vostri infiltrati.

R-E’ una conseguenza dei tagli a cui siamo stati sottoposti. Abbiamo dovuto ridurre le ore di addestramento e di conseguenza non riusciamo a preparare al meglio i nostri uomini. Abbiamo pensato di rivolgerci a degli stuntmen, pensi come siamo ridotti…

D-Allora tutto questo allarme sulla possibilità che ci scappasse il morto erano infondate?

R-Nonostante tutto avevamo la situazione sotto controllo. Certo che se il finanziere avesse sparato a Gargiulo…

D-Come intendete comportarvi in futuro? Sarete preparati a far fronte alle nuove manifestazioni che si prevede continueranno a  proseguire?

R-A essere sincero non so bene cosa succederà, i nostri superiori sono preoccupati. Se non ci danno i mezzi giusti per muoverci e affrontare al meglio la situazione le cose andranno sempre peggio.

D-E Gargiulo?

R-Appena capita l’occasione buona lo lasciamo in mano ai Black Bloc e chi si è visto si è visto…

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