Cappio al Pollo
Un pollo morto, con un cappio al collo, è stato rinvenuto dai Carabinieri appeso al cancello della villa di Clemente Mastella in quel di Ceppaloni.
La dinamica dell’episodio avrebbe spinto in un primo tempo le autorità a classificare l'accaduto come il classico avvertimento di stampo mafioso nei confronti di qualcuno ritenuto fastidioso e inopportuno.
Il fatto però che si trattasse dell'innocuo Clemente nazionale, personaggio tutt'al più caricaturale del panorama politico nostrano, ha indotto gli inquirenti ad approfondire le indagini e scoprire uno scenario all'inizio impensabile.
Si tratterebbe sì di un messaggio malavitoso, maturato però, anziché all’interno del losco mondo della delinquenza umana, in quello finora sconosciuto della devianza avicola.
A fianco del corpo esanime del pennuto è stato infatti rinvenuto il biglietto d’addio riportante in calce le seguenti parole: «So di aver commesso un errore e di aver pestato le zampe sbagliate. Le mie ambizioni di pollo ruspante sono andate a sbattere contro la prepotenza del clan dei Vallespluga. Per queste ragioni era giusto che io pagassi. Ma non credevo di meritarmi una punizione del genere: incappucciarmi in piena notte nella quiete del pollaio domestico e condurmi di fronte al cancello di casa Mastella perché imparassi dal padrone di casa l’arte della reverenza e della riconoscenza. Mi dispiace ma è troppo. Tengo ancora un sussulto di dignità. Addio».
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