M'illumino di Merda
Lunedì. La Repubblica lancia un accorato appello: Diciamo grazie a Roberto. Replica durissimo Il Giornale: Sì, ma dica almeno “prego”. Il regista Sorrentino accusa con forza Bondi: non mi ha fatto neanche i complimenti per i miei basettoni alla Pino Mauro. In serata Vieni via con me raccoglie davanti alla tv sessanta milioni di spettatori: polemiche sul rilevamento auditel valido solo per le trasmissioni Endemol, che conta gli spettatori col metodo uno per cinque: ogni spettatore vale cinque voti, uno per lui, due per due occhi e uno per non far piangere Gesù Bambino.
Martedì. Durissime polemiche per la trasmissione della sera prima, durante la quale Saviano ha detto che la camorra ‘e Napule è cattiva e che lui, in realtà, è un miliardario di Gotham City che di giorno fa il tipo bucchiniello e la notte combatte il crimine vestito comm a nu scemo. Replica Sallusti: Ah perché invece di giorno va vestito bene, eh? Il regista Sorrentino si scaglia contro Bondi: Lei è un incompetente, non sa nenache se oggi a colezione ho mangiato marmellata di visciole o di lamponi!
Mercoledì. Daniele Sepe dice che forse, ogni tanto, Saviano potrebbe anche non avere del tutto ragione; la Repubblica replica con signorilità: Come te permetti, ‘a stronzoooo, guarda che venimo là e t’ammazzamo de botte! Maroni si dichiara solidale con Sepe e, due ore dopo, manda la Digos ad arrestarlo per lesa maestà. Nel frattempo, il regista Sorrentino inveisce contro Bondi: Possibile che tutta l’umanità mi desideri carnalmente e lei non mi mandi neanche un mazzo di fiori?
Giovedì. Questo giorno, tradizionalmente, viene dopo il mercoledì!, tuona Saviano dalle colonne di Repubblica. Richiesto di una replica, Sallusti, ormai esausto, si fa negare al telefono, ma i redattori di Repubblica sentono chiaramente la sua voce sussurrare alla segretaria ancora ’sti scassacazzi? ma non lavorano mai, questi? Intanto, il regista e scrittore Sorrentino se la prende, guarda un po’, con il ministro Bondi, urlando: si vergogni, ieri è stato l’onomastico del mio secondo nome e manco una fetente di telefonata mi ha fatto! Si dimetta ORA!
Venerdì. Non si placano le polemiche sulle ultime dichiarazioni di Saviano, che sostiene di essere campione mondiale dei welter, inventore delle caramelle Ricola e pastore sardo. I pastori sardi dicono, aio’ ma quando mai chi cazzo l’ha mai visto a quello? Maroni si dichiara subito solidale con i rudi pastori e due ore dopo manda la Digos ad arrestarli; solo che la Digos non trova nessuno perché nel frattempo sono schiattati tutti di fame. Nel tramente il regista Sorrentino va a suonare al citofono del ministro Bondi e quando lui risponde pronto?, il regista urla ‘nculo ‘tto’ ppontoooo! e scappa via ridendo.
Sabato. Nessuna dichiarazione di Saviano. Repubblica titola Torna Roberto, che ti abbiamo fatto di male? E adesso che cazzo scriviamo? Non ci toccherà mica lavorare, eh? Il regista Sorrentino compra l’appartamento al piano di Sopra a quello del ministro Bondi e quando lo vede uscire gli sputa in testa e poi si nasconde.
Domenica. Saviano si affaccia al balcone di piazza San Pietro e recita l’angelus. Dopo due minuti tutti dormono saporitamente; nel frattempo il Papa pur di non sentire quella lagna atroce se n’è andato ai castelli a mangiare porchetta e carbonara cor guanciale. Il regista Sorrentino litiga con Saviano:non vale, il Papa volevo farlo io che sono figlio di Dio! Bondi maledettooooo, e Maroni gli manda i carabinieri che gli portano un pacco dono contenente tre bottiglie dell’amaro del carabiniere, il calendario dei carabinieri con sopra Saviano vestito da carabiniere e un sacchetto di carta marròn con dentro una merda fresca.
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