LA SATIRA FRANCESE e il caso B.
Oggi, a casa di un amico francese, stavo sfogliando la rivista satirica "Charlie Hebdo" che presentava un inserto speciale dedicato all'Italia con un'intervista a Sabina Guzzanti e il suo docu-film "Draquila".
Al di là dell'inchiesta italiana (nella doppia pagina centrale), condita da scritti giornalistici dettagliati e ficcanti, ho visto finalmente una rivista "ricca" (24 pagine!!) e zeppa di inchieste, fumetti e scritti che riempivano intere pagine. Sembrava di essere di fronte a un Vero Giornale di inchieste e satira, dove una supportava (e integrava) l'altra e nessuno cannibalizzava nessuno.
Per un momento mi è sembrato che stessi leggendo il programma televisivo "Le Iene" su carta!
E' vero che la satira in Francia ha una tradizione più che decennale ma questo non mi giustifica dal constatare come sia possibile creare e far convivere una bella testata, intelligente, a tratti volgare e "cattiva" (certe vignette su Osama Bin Laden o Carla Bruni non si possono riportare!!) con dei servizi giornalistici "veri" e inchieste pepate e dissacranti al punto giusto.
Una rivista come vorrei che diventasse MAMMA da qui a sei mesi, con uscite cadenzate (quindicinale? mensile?), con una redazione - benchè piccola - di gente motivata e cazzuta e con uno zoccolo duro di lettori pronti a scommettere su di lei.
Mission impossible o no? Chi ci crede davvero è disposto a mettersi in gioco o no? Insomma, in quest'Italia stagnante e bloccata su più fronti, stiamo anche noi aspettando ancora il famoso Godot o...... ?
Pietro V.
Se vuoi sostenere questo sito, Richiedi uno dei nostri libri e combatti con noi il degrado culturale.
Commenti
Inserisci il tuo commento