Parole in libertà
Ridda di interpretazioni sullo scambio di battute tra il premier e l’ex sodale Fini verificatosi sui gradoni dell’Altare della Patria nella giornata celebrativa delle Forze Armate.
Il dialogo, per quanto breve e monosillabico, è stato ripreso dalle telecamere presenti alla cerimonia e scrupolosamente vagliato per carpirne l’esatto contenuto.
Immediata la smentita dell’entourage del Cavaliere di fronte alle prime conclusioni degli esperti che attribuirebbero alla mimica di Berlusconi le seguenti espressioni: “incensurata” e “maggiorenne”.
Allo scopo di non riaccendere i riflettori sul caso “Ruby” lo staff di Palazzo Chigi ha immediatamente approntato una serie di versioni alternative del labiale incriminato.
Secondo una prima ricostruzione il capo del Governo avrebbe confidato al presidente della Camera un leggero bruciore di stomaco causatogli dall’improvvida colazione a base di “peperonata” e “timballo di renne”.
Un altro resoconto invece chiamerebbe in causa, data l’occasione militaresca, i ricordi bellici del giovane sottotenente Berlusconi, da cui quei “gioventù irreggimentata” e “battaglia delle Ardenne” sospirati amaramente.
Un’altra versione ancora insisterebbe sul nostalgico ma con riferimento questa volta ai primi passi televisivi del Cavaliere quando “la tele dei vicini era sempre oscurata perché fregavo le antenne”.
Forse però, stante le dichiarazioni di un testimone che ha preferito rimanere ignoto (facile però immaginare si tratti del milite presente all’evento), la strategia di Palazzo Chigi punterebbe a fornire improbabili ipotesi alternative pur di deviare l’attenzione degli esperti da una più attenta disamina del filmato allorché, testimone un imbarazzato Gianfranco Fini, Berlusconi si sarebbe fatto scappare un “che ciulata nonostante il viagra non sia perenne”.
Se vuoi sostenere questo sito, Richiedi uno dei nostri libri e combatti con noi il degrado culturale.
Commenti
Inserisci il tuo commento