Profumo di rogna
Parafrasando il titolone di “Libero” appena scoppiato lo scandalo, ci risiamo con la gnocca. La notizia è che una ragazza minorenne (fino a ieri) marocchina viene fermata dalla Questura di Milano per furto e viene rilasciata dopo una telefonata da Palazzo Chigi. Ad attenderla c'è Nicole Minetti, igienista mental...ehm dentale del premier che è diventata consigliere regionale della Lombardia, essendo stata eletta nel listino del presidente Formigoni, quel listino che rischia di mandare all'aria il risultato delle elezioni perché presentato e iscritto con delle firme talmente false che in fondo Porro stava davvero scherzando.
Il problema è che la giovane Ruby racconta il grande giro di Vip che frequenta, viene fuori così la storia del Bunga Bunga, di Emilio Fede che fa da maitrasse della situazione e Lele Mora cacciatore di carne fresca e protettore delle ragazze che si occupano di distendere i nervi del Cavaliere Inarrestabile (cit.). Dopo la brutta avventura con l'escort D'Addario, B. ha preferito puntare le sue attenzioni verso ragazze più giovani e malleabili, promettendo Suv nemmeno fossero Ignazio La Russa. Reazioni da tutto il mondo politico, Fini che preannuncia la crisi di governo, Bersani che lo sta solo aspettando perché ha paura del buio. E Bossi che è incazzato perché telefonare per far rilasciare una marocchina lo indigna.
E lui che fa? Come al solito carica a testa bassa, forte del fatto che il mandato dal popolo gli permette di andare anche con le prostitute, perché lavora troppo, perché lo fa per il nostro bene, perché aiuta le persone che hanno bisogno, perché è il miglior settantaquattrenne che ancora scopa degli ultimi centocinquanta anni. Ama le donne e ama la vita, meglio lui piuttosto quelli che vanno a trans, così pensa il popolino che a lui è tanto caro e che ogni volta riesce a plagiare per apparire vittima del male, mentre lui è il leader del partito dell'amore che vince sull'invidia e sull'odio. “Magari anche il super enalotto”, ha auspicato Tremonti.
Che se ci pensi un attimo, forse il milione di posto di lavoro l'ha creato, in una categoria non rilevabile dall'Istat, ma è sempre togliere gente dalla strada (e dai marciapiedi). Ma sì dai, diciamocela tutta, chi non vorrebbe avere i miliardi che gli escono dalle orecchie, venti case sparse per tutto il mondo da riempire ogni notte con ragazze giovani e belle con cui testare l'impianto idraulico perfettamente funzionante che Bondi se lo sognerebbe in altre dodici vite? Qualunque uomo, nel suo più intimo, forse, lo desidererebbe. Berlusconi non è lo specchio del paese, è tutta la camera da letto.
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