Più schizzi per tutti
In anteprima la trascrizione della nuova clamorosa intercettazione tra il vicedirettore de Il Giornale Nicola Porro e l’ennesimo bersaglio di quella che ormai si può definire a tutti gli effetti la “rodata macchina del fango berlusconiana” a danno di chiunque si sia permesso di esprimere critiche o semplici perplessità nei confronti del premier.
Gli inquirenti hanno preferito per ora tacere il nome del soggetto preso di mira, limitandosi a vaghi riferimenti in merito alla rilevanza del personaggio e al fatto che la sua identità risulti comunque desumibile da una scrupolosa lettura della trascrizione stessa.
La chiamata minatoria è stata preceduta da un sms inviato al portavoce della vittima, identico nel contenuto a quello ricevuto l’altro giorno dall’addetto stampa della Marcegaglia quasi si trattasse di un format collaudato: “Domani super pezzo giudiziario sugli affaire della Sacra Family”.
Quindi, a distanza di pochi minuti, la conversazione telefonica:
S. Pietro (portavoce): “Cosa significa il messaggio che mi hai spedito?”
N. Porro (vicedirettore de Il Giornale): “Che i segugi sono stati spostati da Montecarlo al Monte Sinai, con particolare riguardo alla proprietà degli immobili della Trinità s.p.a.”
S. Pietro: “Vale a dire?”
N. Porro: “Adesso ci divertiamo, per venti giorni romperemo il c… al tuo capo come pochi al mondo”
S. Pietro: “Perché?”
N. Porro: “Semplicemente perché non sembra berlusconiano. Essersi offeso poi per la barzelletta dell’altro giorno ci è sembrato davvero ingrato e puerile”
S. Pietro: “Ma no, dai, cioè. Cos’è successo? No, spiegami”
N. Porro: “Niente che il tuo datore di lavoro nella sua onniscienza non sappia già. Hai letto oggi il pezzo di Sallusti?”
S. Pietro: “Sì”
N. Porro: “Ecco, quel generico riferimento alla truffa dell’acqua al retrogusto di vino è solo un avvertimento. Comunque ora non ho tempo, ti chiamo dopo. Stiamo imbastendo altri devastanti dossier su campioni dell’irriconoscenza come il pupazzo Five e l’allenatore Leonardo”
S. Pietro: “Dimmi prima se è tutto vero o è una boutade?”
N. Porro: “Eh, un po’ è vero, un po’ è vero”
S. Pietro: “Va bene, riferirò e vedrò di rimediare. Ti lascio che c’ho gente alla porta che chiede di entrare… MANGANO, ANCORA LEI! Non me ne frega niente di chi la raccomanda…”
tu, tu, tu, tu, tu…
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