Noi ci abbiamo Paz vivo, e a volte ci pare normale
ci inchiniamo al nostro Caronte verso il paradiso del fumetto
Marco Scalia è giovane ma vecchio, e lo diciamo con una certa invidia, non foss’altro perché ha pubblicato su Alter Alter, Il Male, Corto Maltese, Cuore, Linus, Il Mago, Comix, Zut, Boxer, Paparazzin, Mamma! (e ne è anche uno dei padri fondatori e nobile) e come illustratore ai periodici Avvenimenti, Rassegna Sindacale, Nuova Ecologia, Chitarre e Impronte (della Lega Antivivisezione). Ha pubblicato i libri E chi se ne frega, I tipacci di piazza Stracci, Cossiga the best, Totò, Scalfaro e la Malafemmena, Le dieci piccole infamie e realizzato le copertine e le vignette di tutti i libri della collana degli Stupidari editi da Mondadori. Più un sacco di altre cose che non è il caso di stare qui a fare gli sboròni.
Ma ascoltiamo la motivazione del Premio Forte dei Marmi: "Tutto quello che poteva fare nel campo dell’illustrazione satirica, della pittura, del teatro, dei comics e perfino dei cartoons: Marco Scalia l’ha fatto. Compreso firmare il libro “Fuoco Amico”, lui vignettista di Paparazzin inserto di Liberazione, con cui ha dimostrato di essere spirito libero, in grado di satireggiare sapientemente anche contro la Sinistra. Il suo mondo disegnato, appartiene alla realtà delle cose, le sue battute all’universalità della satira quando diventa essenza, distillato, dell’umorismo. Di sicuro Pino Zac non l’avrebbe catalogato tra gli scarabocchioni."
Daje Marcone! e regalace ancora 100 anni della tua arte! (anche 50 vabbene).
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