Camilleri, Marina Berlusconi e il boicottaggio Mondadori
Ecco il testo dell'intervento di Camilleri in Piazza Navona:
Boicottate la Mondadori! Questa azienda, con le sue megalibrerie, sta uccidendo le piccole librerie di quartiere, e con loro muore la biodiversità culturale, il rapporto di fiducia tra il libraio e i lettori, muore la cultura del libro e vince la cultura del profitto, l'editoria di plastica, i libri diventano un prodotto qualunque, piazzato tra conserve e pannolini.
Se sei un autore bravo, o un autore già famoso, non hai bisogno di Mondadori per sfondare. Prendi una piccola casa editrice sconosciuta e portala al successo grazie ai tuoi scritti, come ho fatto io con le ottime edizioni Sellerio.
Magari venderai un pò meno libri perché non avrai quella pubblicità garantita ai libri Mondadori dalle riviste Mondadori, dai negozi Mondadori e dai giornalisti che scrivono per Mondadori.
Ma avrai la soddisfazione di aver messo il tuo granello di sabbia sulla bilancia della storia, e avrai la coscienza pulita quando l'editoria indipendente morirà di stenti, ammazzata da Mondadori, Rizzoli, Caltagirone, e dal Gruppo L'Espresso.
Forse sarai meno famoso perché farai meno comparsate nelle Tv private controllate dal Padrone della Mondadori, e non ti inviteranno nelle Tv pubbliche controllate dal governo presieduto dal Padrone della Mondadori, ma in compenso avrai la stima dei lettori veri, quelli che rovistano nei cataloghi dei piccoli editori e non si fermano ai libri di successo impilati a decine accanto alle casse.
Se sei un autore scarso, magari Mondadori può farti diventare la star del momento, ma purtroppo solo per un momento, e poi avrai la vita rovinata da quindici minuti di celebrità e da un libro di successo, e passerai il resto dei tuoi giorni a drogarti per dimenticare quei quindici minuti.
Resistete alla tentazione del successo: per uno scrittore non c'è condanna più brutta di un successo esplosivo con l'opera prima: se arrivi in cima calato da un elicottero, e ti perdi il gusto di scalare la montagna salendo sempre di più ad ogni passo, tutto quello che potrai fare dopo essere stato in vetta sarà precipitare verso il basso.
Molti credono che l'unico modo per cambiare in meglio la cultura del paese sia quello di amplificare la propria voce con la diffusione, la visibilità e il successo garantito dai grandi editori, e si tappano gli occhi davanti all'intreccio di poteri politici, editoriali e massonici che si nasconde dietro il logo Mondadori.
Io non credo alle scorciatoie troppo facili, e per questo mi oppongo alla cultura marchiata Mondadori, anche quando si tinge di rosso e recluta a suon di quattrini, gli intellettuali della sinistra al caviale.
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