Facebook SDK

Testata mamma
Abbonati a Mamma!

Gruppi di tematiche

carosellomenu

Matite

Carosello 250 x 250

  • stampa
  • segnala via email
  • Gplus Like

    Facebook Button

caro Silvio, tuo Kossiga

18 agosto 2010 - paolo de gregorio

- caro Silvio, tuo Kossiga -
di Paolo De Gregorio, 18 agosto 2010

Come al solito, quando crepa uno che è stato nelle segrete stanze del potere, si dà la stura alla più ovvia e scontata retorica, particolarmente oscena se la si dedica a un personaggio come Kossiga, che si vuole ricordare per la sua “appassionata vita di militante politico cattolico umile servitore dello Stato e del popolo, presidente emerito della nostra Repubblica, picconatore coraggioso del malcostume italico”.
Questo recita il coro, a reti ed edicole unificate, di tutti coloro che non vogliono fare i conti con la verità dei fatti, e tengono i sudditi all’oscuro, e i giovani ignoranti, soprattutto quelli che non hanno vissuto all’epoca in cui “Kossiga Boia” si leggeva sui muri delle città.

Il servitore del popolo Kossiga nasce a Sassari in una di quelle famiglie che “contano”. Lo troviamo subito, borghese di razza, laureato in giurisprudenza, iscritto alla Democrazia Cristiana, a rappresentare gli interessi del “popolo”, barzelletta che non fa ridere, che ha ripetuto fino alla fine della sua vita e che ha rumorosamente ed ostentatamente confermato nelle sue letterine testamentali alle “più alte cariche dello Stato”.
Perché non ricordare che il partito in cui ha militato era in buona parte una associazione a delinquere, contigua alla mafia, alleata organicamente con il Vaticano che è stato decisivo per mantenerla 40 anni al potere, complice dei disegni anticomunisti suggeriti dagli americani e lui, Kossiga, il buon cattolico, da ministro degli interni ordina alla polizia di sparare e Giorgiana Masi resta uccisa durante una manifestazione che più pacifica non poteva essere.
E’ lui insieme ai capi della DC che, cinicamente, decide la morte di Moro non aprendo trattative con le BR poiché Moro faceva comodo più da martire, mentre da vivo si era messo contro il partito e voleva un governo con dentro i comunisti.
E poi “Gladio”, la massoneria, i servizi segreti, e il suo insopportabile linguaggio oscuro, allusivo, di mentitore e di provocatore, con quel sorriso mellifluo, certo della impunità.

E’ stato ministro degli Interni, segretario della DC, presidente del Consiglio, presidente della Repubblica, senatore a vita. Berlusconi a suo confronto appare uno scolaretto appena un po’ troppo vivace.
Un personaggio patologicamente ossessionato dal potere, con una immensa superbia ed autostima mascherata da una finta, fintissima umiltà, falso cattolico in quanto capace di far uccidere, con il solo scopo di far restare il potere politico nelle mani delle élites dominanti e del Vaticano.
E alla fine, se vogliamo vedere le cose nella loro essenza, egli ha dedicato tutta la vita alla politica che, come risultato, ha avuto lo scioglimento per indegnità del suo partito, e il travaso dei democristiani nel “cassonetto della libertà”, dove i peggio rifiuti della prima Repubblica sono stati accolti a braccia aperte da un altro “servitore del popolo”, Silvio Berlusconi.

Kossiga è stato la massima espressione della doppiezza italica, di un cattolicesimo finto, di servilismo verso gli USA, di una politica fatta di trame sotterranee di cui il “popolo” non doveva sapere nulla, Caposcuola di quella Casta di politicanti di professione, di destra e di sinistra, inamovibili, che bloccano con veti incrociati ogni rinnovamento, senza scrupoli per chi da questa grande crisi economica viene stritolato.
Il “Cassonetto delle libertà” del Caimano, riempito dai rifiuti della DC e del PSI, farà presto la stessa fine della Democrazia Cristiana, gli uomini ed i metodi sono gli stessi e anche il loro destino.
Paolo De Gregorio

Se vuoi sostenere questo sito, Richiedi uno dei nostri libri e combatti con noi il degrado culturale.

Abbonati a Mamma!

Mamma! e' una rivista autoprodotta e diffusa solo su abbonamento.

I satiri, i fumettari e i giornalisti di Mamma! condividono un progetto ambiziosorealizzare la prima rivista italiana di giornalismo illustrato e satira d'inchiesta libera da Padroni, Pubblicita', Prestiti bancari e Partiti politici, le "quattro P" che inquinano e avvelenano l'informazione italiana.

Ma per raggiungere questo obiettivo non possiamo restare soli, e abbiamo bisogno del sostegno dei nostri lettori. Non vogliamo fare debiti, ne' chiedere soldi alle banche, ne' cercare finanziatori: faremo solo quello che riusciremo a permetterci, e i contenuti del nostro sito resteranno sempre e comunque gratuiti.

Per dare ali e carta alla nostra rivista c'e' bisogno di te. Se vuoi ricevere a casa un microabbonamento a tre numeri di Mamma! clicca sul pulsante qui sotto e abbonati utilizzando il servizio Paypal.

Tipo di iscrizione
Libro scelto ( solo per iscrizione "sostenitore")

Amici di Mamma!

Per essere aggiornato sulle nostre novita',
inserisci il tuo indirizzo email
e clicca su iscriviti:

Penne

Sito realizzato con il software libero PhPeace 2.6.44 di Francesco Iannuzzelli.
Salvo diversa indicazione, tutti i contenuti sono rilasciati con licenza Creative Commons by-nc-nd 3.0 Creative Commons License
Il sito Mamma.am e' il supplemento telematico della testata giornalistica Mamma! - Direttore responsabile Carlo Gubitosa
numero testata 130640 del Registro Operatori Comunicazione (ROC).