Quando la sinistra e' imbavagliata, fa segnali di fumetto
E se davvero un giorno ci trovassimo imbavagliati? Se ci trovassimo davvero senza più giornali che raccontino la realtà in cui viviamo, senza più giudici che riferiscano gli illeciti che alcuni potenti commettono alle nostre spalle? E se persino il WEB venisse sottoposto a censura? Forse - in linea con la generale propensione alla 'decrescita' e con la riscoperta della cultura degli indiani d'America - torneremo a comunicare coi "segnali di fumo".
Per scongiurare che tutto questo avvenga, il 9 luglio, "giornata del silenzio" indetta dalla FNSI, abbiamo voluto sensibilizzare l'opinione pubblica sul rischio censura a cui questo governo ci sta esponendo. Il decreto "bavaglio", infatti, è solo l'ultimo di una serie di norme che negli ultimi due anni hanno rappresentato un vero e proprio stillicidio per la carta stampata (alcune anche con effetto retroattivo rispetto alla definizione dei bilanci delle imprese, vedi l'eliminazione dei contributi postali per la stampa).
Ecco allora che a Firenze, nel giorno di inaugurazione della festa provinciale di SEL (che dura una settimana!), abbiamo voluto provocare la riflessione attraverso la satira. Abbiamo "saccheggiato" le vignette di Mamma! e di alcuni suoi autori e le abbiamo rese "viventi". Come? Ci siamo sostituiti ai personaggi di alcune vignette di Ellekappa, Mauro Biani, Pinna, Staino, Bertolotti e De Pirro e le abbiamo rappresentate!
Così in attesa di tornare a comunicare coi "segnali di fumo", abbiamo cominciato a farlo con un Flash Mob intitolato "Segnali di fumetto"! Abbiamo ricreato su cartone le nuvolette dei dialoghi di alcune "vigne" dedicate all'informazione e poi siamo andati in giro tra ignari cittadini, spiegando loro i motivi della nostra iniziativa e invitandoli a prestarsi come "attori" delle vignette-installazioni. Ci siamo divertiti e abbiamo avuto un bel riscontro da parte delle persone.
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