Abbiamo le prove! All'Anas non sanno leggere.
E' notte fonda, stiamo per soccombere al sonno, ma all'ultima ora ci arriva in redazione una mail sconvolgente:
"ho illustrato due articoli di Daniele Martini sull'Anas. L'Anas non ha gradito e ha denunciato Padellaro, Martini e la sottoscritta per diffamazione a mezzo stampa. Non erano neanche tra i miei più irriverenti ma evidentemente a qualcuno hanno dato lo stesso molto fastidio. Se qualcuno ancora si chiede se in Italia ci sia o meno libertà di parola, o di disegno spero che trovi questa mia vicenda sufficientemente illuminante".
Il segnale d'allarme arriva dalla disegnatrice Marilena Nardi, che ha commesso un imperdonabile errore: arricchire quegli articoli con l'unico contenuto comprensibile a gente talmente scema e vigliacca da trascinare in tribunale perfino un illustratore, come se per ogni incidente d'auto colposo chiedessero la galera anche per l'operaio che avvita i bulloni.
Nel frattempo, siccome queste cose ci stanno profondamente antipatiche, sfidiamo anche noi le ire dell'Anas pubblicando alcuni dei disegni presuntamente diffamatori, a riprova che nell'era di internet le minacce legali sono un boomerang per chi le fa.
Non sappiamo che cosa abbia scritto Daniele Martini nei suoi articoli, ne' ci interessa. Il punto della questione e' che gli illustratori non si toccano, sono al di sopra delle parti, non rispondono del contenuto dei loro materiali semplicemente perche' sono un emerito servizio di traduzione per analfabeti, frettolosi e cretini degli articoli scritti che fanno cosi' fatica a comprendere. E da quando i traduttori rispondono personalmente di cose dette da altri?
Agli amici giornalisti del "Fatto" diamo un solo consiglio: la prossima volta, se un articolo puo' rompere le balle a qualcuno, pubblicatelo senza illustrazioni. Vedrete che passera' inosservato e nessuno avra' da ridire.
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