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Da dieci anni chiedono tasse sulla finanza selvaggia, ma prendono solo botte e pernacchie

E adesso chiedete scusa ai No-Global, in ginocchio sui ceci

L'economia europea va in malora per forze maligne e misteriosi disegni del fato oppure era tutto gia' previsto?
10 maggio 2010 - Ulisse Acquaviva

Stamattina ascolto la rassegna stampa alla radio. Sui grandi giornali spiegano che il problema dell'Europa sono le speculazioni finanziarie, che c'è chi fa soldi a danno dell'economia di intere nazioni giocando al ribasso e che la Banca Centrale Europea deve comprare qualche cazzo di pezzo di carta, magari anche titoli di Stato resi carta straccia, il tutto per "impaurire gli speculatori"... non ci ho capito molto, ma se i problemi d'Europa arrivano dagli squali della finanza allora chiedete scusa ai No-Global.

Sono dieci anni che i "No-Global", il "Popolo di Seattle", il "Movimento dei Movimenti", insomma i gruppi di gente incazzata si fanno schernire, deridere, denunciare, menare e perfino sparare addosso per dire che la finanza va fermata prima che sia troppo tardi, e che bisogna mettere una tassa sulle speculazioni finanziarie proprio per fare quello che ora i grandi cervelloni dell'economia vogliono tentare con ricette improbabili: impaurire gli speculatori, agganciare la roulette impazzita della finanza all'economia reale, scoraggiare i giochi d'azzardo con una leva fiscale che porterebbe soldi nelle casse degli stati sovrani senza dover muovere un dito.

E allora voglio qui davanti a me tutti gli intellettuali stupidi o venduti che hanno sparato minchiate a nove colonne, gli 007 che hanno scritto favole sui palloncini d'assalto pieni di sangue infetto e i lanci di frutta con le lamette dentro, gli opinionisti e i commentatori che hanno dato opinioni imbecilli a pagamento su gente che non conoscevano commentando cose che non capivano, i politici e sindacalisti di questa maledetta e finta sinistra che quando si è trattato di andare in piazza a Genova hanno ritirato in fretta e furia le adesioni delle loro parrocchiette impaurite e ignoranti, gli sbirri che sequestravano senza capirci nulla presunti piani di "attacco" contro lo stato, mentre erano solamente i volantini di ATTAC, l'Associazione per la Tassazione delle Transazioni finanziarie e per l'Aiuto ai Cittadin.

E soprattutto voglio qui a rapporto tutti i vari ex-compagni che ieri leggevano le copertine dei libri di Marx per raccattare più figa e oggi si fanno le pippe con le copertine di Max e dimostrano tutta la loro ignoranza con la pancia piena e le bretelle tese, senza capire una beneamata cippa di tutta l'analisi economica realizzata dalla società civile in questi ultimi anni. Sì, sto parlando proprio di voi, che avete costruito la vostra piccola e meschina carriera camminando sul cadavere del PCI come oggi siete pronti a camminare sul cadavere di una società mandata al macello dai ricchi e potenti che se la sono comprata per due lire dai cittadini per poi rivendergliela a peso d'oro.

Ce l'ho proprio con voi, cari Gad Lerner (ex Lotta Continua), Paolo Liguori (ex Lotta Continua), Paolo Mieli (ex Potere Operaio), Giuliano Ferrara (ex PCI), Sandro Bondi (ex PCI), Franco Frattini (ex collaboratore del "Manifesto"), Gianni Riotta (ex collaboratore del "Manifesto"), Carlo Rossella (ex PCI). 

Fatemi leggere gli articoli in cui avete difeso dai governi repressivi i movimenti della società civile a sostegno della Tobin tax sulle transazioni finanziarie, oppure vergognatevi per sempre di aver fatto carriera nei partiti del "potere al popolo" solo per diventare popolari e potenti.

Vi voglio tutti qui davanti, mettetevi in fila, inginocchiatevi sui ceci, fate atto di dolore e ripetete in coro: "negli ultimi dieci anni, per ignoranza o tornaconto, abbiamo detto e fatto cazzate che hanno messo a rischio l'economia europea, favorendo gli speculatori e danneggiando una intera generazione di cittadini che ieri ha perso il futuro e oggi vede a rischio il suo presente. Ci impegnamo solennemente da oggi i npoi a capire di più e a demonizzare, ridicolizzare e contrastare di meno ogni movimento culturale, sociale e politico capace di trascinare in piazza centinaia di migliaia di persone, perché magari qualche ragione ce l'hanno anche gli altri".

E anche così, non è detto che vi perdoni.

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