Le avventure di Bertolaso
A circa un anno dalla tragedia che ha colpito l’Abruzzo, la Protezione Civile è ritornata in azione per un’altra calamità naturale. Dopo le incessanti piogge delle ultime settimane, il livello delle acque del laghetto artificiale dei giardini di via Palestro a Milano ha preso a salire fino a inondare l’intero parco e gettare nel panico la popolazione locale. All’arrivo dei soccorsi, che recavano con sé un pacchetto regalo con dentro Guido Bertolaso, la scena era raccapricciante: pesci boccheggianti riversi sul terreno, anatre non più selvatiche ma isteriche per le ali sporche di fango, topi e ratti esausti aggrappati a pezzi di legno, l’ex assessore milanese Camillo Pennisi arrampicato su un albero (che alla vista delle telecamere ha subito gridato – non sto intascando nessuna tangente!-).
Preso commiato dai costumisti e truccatori, arrivati anch’essi di fretta e furia, Guido Bertolaso ha dato il via alle operazioni di salvataggio, evacuazione e messa in sicurezza del luogo. Calati dagli elicotteri, i motoscafi ultralusso della Protezione Civile sono partiti alla ricerca di superstiti setacciando ogni meandro e somministrando i primi soccorsi con Negroni e Cuba Libre. Gli sfollati e i senza tetto, di cui non si posseggono ancora dati ufficiali, sono stati tutti trasferiti a tempo indeterminato in della abitazioni provvisorie. – tutti i dislocamenti della popolazione autoctona sono da me pensati solo ed esclusivamente in base ai loro desideri e alle loro necessità- ha affermato al riguardo Bertolaso. Le anatre, quindi, sono state inviate in vari centri commerciali nell’interland milanese; i topi e i ratti nell’inceneritore di Brescia; i pesci nella piscina comunale di viale Tunisia (anche se vari ristoratori cinesi hanno già fatto richiesta di adozione). Pennisi, invece, è stato accompagnato al carcere di San Vittore, ma deputati di cuore nobile si sono già messi in moto per portarlo in parlamento.
Come da disposizioni di Bertolaso, per limitare i rischi i giardini sono stati chiusi per sempre e i cancelli esili sono stati sostituiti da mura così alte e spesse da fare invidia al muro di Berlino. Il portavoce del Comitato degli Sfollati di Via Palestro ha affermato – non permetteremo che i luoghi in cui siamo nati e cresciuti muoiano in questo modo, abbiamo il diri…- poi, interrotta, è stata presa di forza e sbattuta in un furgoncino, per fare spazio a Bertolaso davanti alle telecamere. – La protezione civile, come sempre, si è dimostrata il migliore amico dei cittadini-. Una registrazione con degli applausi è partita dal fondo. – mettere in prima fila il loro bene, i loro bisogni, i loro desideri… è la nostra priorità-.
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