Mi tappo il naso con la destra, ma combatto il capo d'Italia con la sinistra
Domenica prossima prenderò un pezzetto di carta color rosino, la mia carta di identità e uscero' di casa.
Vorrei essere altrove, a km di distanza da qui, ma invece salirò le scale della scuola elementare di via dal verme, entrerò nel seggio, prendero' la scheda e la matita e votero'.
Votero' per qualcuno che non mi piace e non mi rappresenta, voterò ancora una volta alla montanelli, con il naso tappato.
Il mio, come per molti altri, sarà un voto contro. Contro un presidente del consiglio che ha decretato che queste votazioni sono un referendum sulla sua persona e sul suo operato.
Mentre traccero' la mia X penserò a come mi sono sentita quando Berlusconi ha detto a proposito di Eluana Englaro che poteva ancora avere figli, come se la vita di una donna si potesse misurare in base alla capacità di procreare: una provetta con diritto di voto. O a quando ha fatto il gesto del mitra per tacitare una giornalista che aveva fatto una domanda sconveniente a Putin, mimando ciò che accade realmente ai giornalisti che nella ex unione sovietica osano porsi contro o semplicemente farsi delle domande.
Penserò a ciò che ha detto di Mercedes Bresso, di Rosy Bindi, delle "belle ragazze albanesi" (per la quali la porta in italia è aperta). Penserò a ciò che Berlusconi pensa di tutte quelle donne che "non sa come comprare né dove sdraiare" come ha detto oggi in maniera superba Lidia Ravera nel suo editoriale su l'Unità che vi consiglio di leggere.
Penserò a berlusconi che promette posti di lavoro e ai 380 mila lavoratori (di cui molte sono donne) che nel 2009 sono rimasti a casa.
Pensero' ai parenti e amici morti di cancro, o che lo stanno combattendo, e all'annuncio che entro 3 anni il governo sconfiggerà il cancro... per intervento divino, suppongo, visto che sono stati tagliati i fondi alla ricerca. (Gramellini sulla stampa se ve lo siete perso potete rileggerlo qui)
Penserò alla stampa asservita al regime, alle radio e alle tv locali rimaste senza sostegno perche' sono stati tagliati i fondi, ai giornalisti che per parlare devono scendere in piazza a fare comizi perche' in televisione non hanno piu' il programma, alla magistratura di "sinistra" (evidentemente non abbastanza di sinistra, purtroppo!), ai ragazzi uccisi a calci e pugni in galera, perche' se uno finisce in galera un motivo ci sarà e quindi è giusto che le prenda, agli immigrati ai quali arrivano le tasse da pagare ancora prima del permesso di soggiorno (questo sì che è uno stato efficiente!)....
C'e' solo un motivo per cui non vorrei andare a votare, ma 20 anni di governo Berlusconi mi spingeranno a farlo. E spero che questo sia sufficiente anche per tutti voi.
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