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Vent'anni dopo, l'Apartheid ci arriva in casa

Memorie del secolo scorso

10 febbraio 2010 - Peppe Sini (Centro di Ricerca per la Pace di Viterbo)
Nel secolo scorso fui impegnato anch'io nel movimento di solidarieta' con la lotta contro il regime dell'apartheid in Sudafrica; e nel 1987 coordinai per l'intera Italia una rilevante campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, una campagna che coinvolse milioni di persone nel nostro paese.
L'11 febbraio 1990, quando Mandela fu finalmente libero, fu anche per me una gioia immensa, come per ogni essere umano.

Vent'anni dopo la lotta contro il regime razzista occorre condurla nel nostro paese.
Poiche' in Italia oggi avvengono quotidianamente feroci aggressioni razziste, sfruttamento schiavista, veri e propri pogrom; in Italia oggi ci sono campi di concentramento e si effettuano deportazioni; in Italia oggi assistiamo ad abominevoli persecuzioni razziste di persone innocenti; in Italia oggi sono scandalosamente vigenti misure razziste, schiaviste e squadriste mostruose come quelle contenute nella legge 94/2009 che da piu' parti e' stata denunciata come incostituzionale ed antigiuridica, criminale e criminogena, e su cui e' stato richiesto l'intervento della Corte Costituzionale affinche' quelle misure razziste, schiaviste e squadriste siano abrogate al piu' presto.

La lotta contro il regime della segregazione razziale oggi e' da condurre in Italia.
La lotta contro la violenza razzista oggi e' da condurre in Italia.
Qui oggi e' l'apartheid. Qui oggi occorre contrastare il razzismo, l'orrore del razzismo, l'infamia del razzismo. Qui oggi occorre difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Vi e' una sola umanita', e tutti gli esseri umani ne fanno parte.

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