Facebook SDK

Testata mamma
Abbonati a Mamma!

Gruppi di tematiche

carosellomenu

Matite

Carosello 250 x 250

  • stampa
  • segnala via email
  • Gplus Like

    Facebook Button

Notizie dal fronte scolastico

L'azienduola

Ormai sono pienamente cosciente di lavorare in un’azienda. Quando decisi di fare l’insegnante e fui assunto nella scuola in quel ruolo, non immaginavo di dover operare in un’azienda.
19 gennaio 2010 - Lucio Garofalo (Lucio Garofalo è un proletario dell'Istruzione. Ha la vocazione naturale all'ozio creativo, inteso non nel senso comune di poltrire e non far nulla, bensì come stato di grazia interiore, attitudine estetica e contemplativa. )

Ormai sono pienamente cosciente di lavorare in un’azienda. Quando decisi di fare l’insegnante e fui assunto nella scuola in quel ruolo, non immaginavo di dover operare in un’azienda. Anzi, ero convinto (ingenuamente) che il mondo della scuola fosse estraneo e distante da ogni logica capitalista. Anche per questo scelsi l’insegnamento, che reputavo una professione creativa e pensavo offrisse molto tempo libero, un bene più prezioso del denaro.

A distanza di anni dal mio esordio lavorativo, eccomi catapultato in un ingranaggio di fabbricazione industriale, con la differenza che nella scuola non si producono merci di consumo. Del resto, non mi pare di aver ricevuto una preparazione idonea ad un’attività manifatturiera, ma si sa, viviamo nell’era della “flessibilità”.

Si sente sempre più spesso adoperare un lessico tipicamente imprenditoriale: termini come “economizzare”, “profitto”, “utenza”, “competitività”, “produttività”, “tagliare i rami secchi” e via dicendo, sono diventati di uso assai comune, soprattutto tra i cosiddetti “dirigenti scolastici” che non sono più esperti di psico-pedagogia e didattica, ma pretendono di essere considerati “presidi-manager”, o perlomeno in tanti si proclamano e si reputano “manager”, ma sono davvero in pochi a saper decidere abilmente come e perché spendere i soldi, laddove ci sono.

Inoltre, anche nella Scuola Pubblica si sono affermati tipi di organigramma e metodi di gestione mutuati dalla struttura manageriale dell’impresa neocapitalista. All’interno di questo assetto gerarchico sono presenti vari livelli di comando e subordinazione. Si pensi al “collaboratore-vicario” che, in base all’attuale normativa, viene designato dall’alto, direttamente dal dirigente (prima, invece, era il Collegio dei docenti che eleggeva democraticamente, ossia dal basso, i suoi referenti, a supportare il preside nell’incarico direttivo ). Si pensi alle RSU, cioè i rappresentanti sindacali eletti dal personale lavorativo, docente e non docente. Si pensi alle “funzioni strumentali”.

In altri termini, si cerca di emulare in maniera goffa e maldestra la mentalità economicistica, i sistemi e i rapporti produttivi, i comportamenti e gli schemi psicologici, la terminologia e l’apparato gerarchico, di chiara provenienza industriale, all’interno di un ambiente come la scuola.

La Gelmini e i vari “manager” della scuola confondono e snaturano il senso originario dell’azione educativa, attribuendo alla scuola una funzione che è sempre più affine a quella di un’agenzia di collocamento o a quella di un’ area di parcheggio per disoccupati permanenti. Ma perché nessuno mi ha avvertito in tempo, quando feci il mio ingresso nella scuola? Probabilmente qualcuno potrebbe obiettare: “Ora che lo sai, perché non te ne vai?”. Ma questa sarebbe un’obiezione aziendalista e come tale la rigetto!

Se vuoi sostenere questo sito, Richiedi uno dei nostri libri e combatti con noi il degrado culturale.

Abbonati a Mamma!

Mamma! e' una rivista autoprodotta e diffusa solo su abbonamento.

I satiri, i fumettari e i giornalisti di Mamma! condividono un progetto ambiziosorealizzare la prima rivista italiana di giornalismo illustrato e satira d'inchiesta libera da Padroni, Pubblicita', Prestiti bancari e Partiti politici, le "quattro P" che inquinano e avvelenano l'informazione italiana.

Ma per raggiungere questo obiettivo non possiamo restare soli, e abbiamo bisogno del sostegno dei nostri lettori. Non vogliamo fare debiti, ne' chiedere soldi alle banche, ne' cercare finanziatori: faremo solo quello che riusciremo a permetterci, e i contenuti del nostro sito resteranno sempre e comunque gratuiti.

Per dare ali e carta alla nostra rivista c'e' bisogno di te. Se vuoi ricevere a casa un microabbonamento a tre numeri di Mamma! clicca sul pulsante qui sotto e abbonati utilizzando il servizio Paypal.

Tipo di iscrizione
Libro scelto ( solo per iscrizione "sostenitore")

Amici di Mamma!

Per essere aggiornato sulle nostre novita',
inserisci il tuo indirizzo email
e clicca su iscriviti:

Penne

Sito realizzato con il software libero PhPeace 2.6.44 di Francesco Iannuzzelli.
Salvo diversa indicazione, tutti i contenuti sono rilasciati con licenza Creative Commons by-nc-nd 3.0 Creative Commons License
Il sito Mamma.am e' il supplemento telematico della testata giornalistica Mamma! - Direttore responsabile Carlo Gubitosa
numero testata 130640 del Registro Operatori Comunicazione (ROC).