La motivatrice
Malcelata incredulità negli uffici politici del Partito Democratico: gli ultimi sondaggi rileverebbero un’improvvisa, consistente e apparentemente inspiegabile impennata di preferenze per Emma Bonino, candidata ufficiale della sinistra parlamentare alla guida della Regione Lazio.
Apparentemente inspiegabile viste le premesse che hanno visto fino all’altro ieri il partito di Bersani dare l’ennesima prova di brancaleonismo interno dilaniandosi sull’opportunità o meno di una proposta politica così lineare (Estratto della discussione avvenuta in sede di comitato nazionale: «Ma vi sembra il caso di presentare agli elettori il nome di una persona che per tutta la vita ha strenuamente combattuto in nome della libertà e della democrazia?»).
Apparentemente inspiegabile considerate le pre-premesse di una candidata di centrodestra, l’ex sindacalista Renata Polverini, già da una settimana impegnata in un’agguerrita campagna elettorale all’insegna di barricate progressiste («La Ru486? Pensavo fosse la targa di un motorino») e rassicurazioni berlusconiane («Mai gonfiato il numero degli iscritti al mio sindacato, al massimo si è trattato di lievitazione naturale»).
Apparentemente inspiegabile tenuto conto delle pre-pre-premesse con l’eclatante vicenda di sesso&cocaina che negli scorsi mesi aveva costretto alle dimissioni l’allora presidente di Regione Piero Marrazzo, mettendo in serio imbarazzo la coalizione di centrosinistra che l’aveva sostenuto e i sostenitori che sin dai tempi di “Mi manda Raitre” l’avevano eletto quale novello Robin Hood in calzamaglia (azzeccandoci almeno in parte).
Ogni presupposto lasciava quindi intendere l’ineluttabile sconfitta della candidata radicale fino a quando un sussulto d’orgoglio sembra aver percorso il corpo elettorale della sinistra che in massa ha risposto al rilevamento sulle intenzioni elettorali.
Una ritrovata sintonia con i propri rappresentanti politici dopo anni di scoramento e delusioni?
No, semplicemente la dichiarazione della parlamentare democratica teodem Paola Binetti: «Se la Bonino vince, io esco dal partito».
Se vuoi sostenere questo sito, Richiedi uno dei nostri libri e combatti con noi il degrado culturale.
Commenti
Inserisci il tuo commento